USA: IMPENNATA DEI BOND, FINANZIARI NEL MIRINO

di Redazione Wall Street Italia
3 Giugno 2008 09:41

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(WSI) – Oggi in area Euro è attesa la seconda lettura del Pil del primo trimestre che dovrebbe confermare lo 0,7% preliminare. Oggi inoltre saranno resi noti anche i dettagli del Pil.

Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva, con lo spread sul 2-10 anni sceso a 7 pb dai 9 di venerdì. Il Pmi manifatturiero di maggio dell’intera area è rimasto pressoché stabile rispetto al mese precedente. All’interno dell’area Italia e Spagna continuano ad essere le più penalizzate, con un dato in calo e sotto la soglia dei 50. Durante la riunione dell’Eurogruppo, Trichet ha ribadito che l’obiettivo principale dell’istituto resta la stabilità dei prezzi, mentre il neo ministro dell’economia Tremonti ha confermato per il 2011 l’obiettivo di azzeramento del disavanzo pubblico.


Intanto il Fmi ha alzato le stime di crescita dell’intera area portandole all’1,7% dall’1,4% del precedente outlook, ritenendo al momento necessario mantenere i tassi di riferimento invariati. Il ritorno alla crescita potenziale e ad un tasso di inflazione intorno al 2% si avrà solo alla fine del 2009. Invariata all’1,2% la crescita per il 2009. I mercati oggi resteranno in attesa dei dati sul Pil dell’intera area e di quelli statunitensi. L’evento più atteso della settimana resta la riunione della Bce di giovedì.

Negli Usa tassi di mercato in rapido calo, soprattutto sulla parte decennale che è ritornata ampiamente sotto la soglia del 4%. A scatenare tale andamento lo spostamento del focus nuovamente sul tema delle possibili ulteriori svalutazioni bancarie, dopo che S&P ha tagliato il rating sul debito di Morgan Stanley, Merrill Lynch e Lehman Brothers, portando o mantenendo a negativo l’outlook su tutte le principali banche Usa.

La motivazione della mossa di S&P risiede proprio nel peggioramento delle condizioni in cui si trovano ad operare le investment bank che potrebbe portare ad ulteriori svalutazioni, sebbene di importo inferiore rispetto a quelle finora già ufficializzate. Inoltre alcune indiscrezioni riportate dal Wsj evidenziano la possibilità di un aumento di capitale di Lehman (che ha chiuso il trimestre il 31 maggio) da 4Mld$.

Allo stesso tempo è arrivata anche la notizia dell’estromissione dell’ad di Wachovia. Tali indicazioni sul fronte finanziario hanno fatto passare in secondo piano le indicazioni più favorevoli giunte dall’indice Ism manifatturiero di maggio che, pur rimanendo ancora sotto la soglia dei 50 punti, ha registrato un buon recupero, trainato soprattutto dalla componente ordini dall’estero, prossima ai massimi storici.

Lockhart, membro non votante della Fed, ha dichiarato di attendersi un recupero della crescita nella seconda parte dell’anno e soprattutto nel 2009, quando però la crescita dovrebbe comunque permanere sotto il livello potenziale stimato nel range 2,5-3%. Petrolio permettendo, i tassi decennali potrebbero continuare a rimanere sotto il 4%, con supporto rilevante situato a 3,88%.

Valute: Dollaro sostanzialmente stabile vs. Euro consolidando in supporto in area 1,5450. Le due principali resistenze per oggi passano rispettivamente in prossimità di 1,5575 e 1,5650. Apprezzamento dello Yen in seguito ai ribassi dei listini azionari che hanno aumentato l’avversione al rischio degli investitori. Verso Euro il cross dopo si è riportato in prossimità del supporto in prossimità di 161,50. La resistenza si colloca a 164,30. Nuovo record dello Yuan cinese vs Dollaro.

Materie Prime: lieve rialzo per il greggio Wti con le quotazioni che restano su livelli molto elevati. Forte rialzo per il gas naturale (+2,3%) salito ai massimi dal dicembre 2005 sulle attese che le temperature sopra la media negli Usa contribuiscano ad aumentare la domanda per condizionatori. Stabili i principali metalli industriali ad eccezione dello zinco calato dell’1,9%. Positivi i metalli preziosi. Tra gli agricoli in evidenza il grano (+2,8%) su timori di danni a parte del raccolto australiano a causa della siccità.

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