I dati positivi sulle vendite al dettaglio e le altre indicazioni macroeconomiche hanno riportato la calma sul mercato dei bond di Stato USA, che sembravano sul punto di iniziare una giornata all’insegna degli acquisti.
L’intonazione negativa dei future sugli indici, le rinnovate tensioni sul fronte Iraq, con le accuse di sostanze chimiche vendute a cellule terroristiche di Al-Qaeda, e la minaccia di un riarmo nucleare della Corea del Nord avevano portato i Treasury ad apprezzarsi.
I dati sulle vendite di novembre hanno pero’ invertito la tendenza. Dalla revisione dei numeri di settembre e ottobre, e dal rapporto sui prezzi all’importazione e all’esportazione, emerge che i consumi americani continuano ad essere piuttosto forti e contribuiscono alla crescita dell’economia reale. I dati sui prezzi confermano infatti che gli Stati Uniti non stanno importando inflazione.
La reazione della curva dei rendimenti e’ stata omogenea con uno shift parallelo verso l’alto. Lo spread tra il rendimento a 10 e 2 anni e’ rimasto praticamente invariato, passando da 217 a 218 punti base.
RENDIMENTI TREASURY | |||
SCADENZA | MERCOLEDI’ 11 DICEMBRE | GIOVEDI’ PRIMA DEI DATI MACRO | GIOVEDI’ ORE 9,50 a.m. (NEW YORK) |
2 anni |
1,85 | 1,81 | 1,85 |
5 anni |
3,02 | 2,98 | 3,02 |
10 anni |
4,02 | 3,99 | 4,03 |
30 anni |
4,89 | 4,88 | 4,89 |
Fonte dati: ILX |