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USA: HEDGE FUND SEMPRE PIU’ IN DIFFICOLTA’

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di WSI.

(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva sulla scia dell’andamento negativo delle borse e dopo che la Bce, come nelle attese, ha ridotto il tasso di riferimento di 50 pb portandolo al 3,25%. Trichet, nella conferenza stampa successiva, ha lasciato la porta aperta ad ulteriori tagli dei tassi, evidenziando un forte rallentamento della crescita e dell’inflazione. Secondo il capo della Bce il tasso d’inflazione il prossimo anno potrebbe scendere più di quanto atteso in precedenza e questo grazie alla riduzione dei prezzi energetici. Alla luce di quanto dichiarato dal capo della Bce e dai dati macro che abbiamo a disposizione riteniamo plausibile un ulteriore taglio dei tassi da 50 pb nella riunione di dicembre ed il raggiungimento del livello del 2% già nel primo trimestre del 2009. La decisione della Bce ha seguito quella della BoE che ha ridotto i tassi di 150 pb portandoli al 3% dietro l’attesa di un calo del tasso di inflazione sotto il target del 2% ed in seguito a quella che la stessa BoE ha definito la peggiore crisi bancaria dell’ultimo secolo. Analogamente la Banca centrale svizzera ha ridotto i tassi di 50 pb portando il range di riferimento a 1,5%-2,5%. Anche la banca centrale danese ha ridotto il tasso di riferimento ad una settimana di 50 pb al 5%. Il Fmi ieri ha rilasciato le nuove stime di crescita che vedono il Pil dell’area euro in crescita dell’1,2% nel 2008, a fronte di un calo dello 0,5% nel 2009. Per il 2009 è attesa una crescita negativa anche per Germania (-0,7% da +0,2%), Francia (-0,5% da 0,1%), Italia (-0,6% da -0,4%) e Spagna (-0,7% da +0,2%). Sul mercato monetario il tasso Euribor tre mesi è continuato a scendere portandosi a 4,592% da 4,663% al livello di marzo 2008. Continua a scendere lo spread sul decennale Italia-Germania che ieri si è posizionato sotto i 100 pb. Sul decennale il supporto passa per 3,65%.

Negli Usa tassi di mercato in calo sulla scia del pesante calo anche delle borse, trascinate al ribasso principalmente dal comparto finanziario e da quello energetico. I tagli dei tassi di diverse banche centrali hanno aumentato l’attenzione sulla gravità della crisi economico/finanziaria in atto, come confermato anche dall’aggiornamento del World Economic Outlook del Fmi, secondo cui tutti i paesi del G-7 registreranno nel 2009 un calo della crescita ad eccezione del Canada. In tale contesto il Wsj evidenzia oggi come si stiano intensificando i c.d. margin calls verso gli hedge fund, ossia la richiesta di reintegro delle garanzie (sotto forma di cash o titoli di stato a breve) offerte a fronte dei prestiti ottenuti. Secondo il Wsj, tali richieste starebbero comportando la necessità da parte degli hedge fund di liquidare velocemente parte dei loro asset, generando pressioni soprattutto sul comparto azionario. Sempre secondo il Wsj, la liquidità a disposizione degli hegde fund ammonterebbe ora a circa 400Mld$. L’aspettativa di una crisi economica molto profonda ha portato ieri la pendenza di curva sul segmento 2-10 anni in prossimità dei 240pb, ai massimi dal 2004, periodo in cui la Fed mantenne i tassi di riferimento all’1% e la pendenza di curva si spinse fino a circa 275pb. Oggi l’attenzione sarà focalizzata sui dati sull’occupazione che il consensus attende già molto negativi (-200.000 unità). In tale contesto l’indice S&P500 potrebbe consolidare l’area di 850 punti ed il tasso decennale potrebbe incontrare un supporto importante in prossimità del 3,60%.

Valute: Dollaro in marcato apprezzamento ieri verso Euro dopo il taglio dei tassi della Bce che lascia aperta la possibilità di continuazione in tal senso nei prossimi mesi. Lo spostamento oggi del focus sui problemi dell’economia Usa, potrebbe riportare il cross nuovamente verso l’importante resistenza a 1,30. Supporto giornaliero a 1,2650. I forti ribassi delle borse hanno contribuito ad un ennesimo apprezzamento dello Yen vs le principali valute. Verso Euro il supporto rilevante per oggi si colloca a 122,25. Verso Dollaro il supporto odierno da monitorare è collocato a 96,35. Sakakibara, ex ministro delle finanze nel periodo 1997-99 soprannominato “Mr. Yen”, ha dichiarato che la valuta giapponese potrebbe apprezzarsi fino ad 80 vs Dollaro sulla scia delle violente chiusure di carry trading.

Materie prime: giornata negativa per il comparto guidato dal forte ribasso del greggio Wti sceso fino ai 60$/barile sul ritornato pessimismo degli operatori. Forti ribassi anche tra i metalli industriali guidati da nichel (-7,3%) e zinco (-7,2%). Negativi anche i preziosi con l’oro (-1,4%) che ha comunque limitato le perdite. In calo anche gli agricoli ad eccezione della soia (+0,5%).

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