Società

USA: GLI ORDINI DI BENI DUREVOLI SCENDONO DEL 4.8%

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Nel mese di aprile gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti sono scesi del 4.8%, dopo essere avanzati del 6.6% (dato rivisto da 6.1%) nel mese precedente. A trascinare l’indicatore al ribasso e’ stata la debole domanda per velivoli aerei, computer e hardware per il settore difesa. Cio’ ha fatto si’ che gli analisti abbiano cominciato a configurare un taglio nella spesa da parte delle aziende.

Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti.

L’indicatore si e’ rivelato inferiore alle stime del mercato. Gli analisti si aspettavano in media un decremento dello 0.5%.

Escluso il settore dei trasporti, il dato ha registrato una flessione dell’1.1%.

I prezzi molto alti del petrolio e dei carburanti hanno fatto impennare i costi delle aziende americane, e cio’ – secondo quanto scrive l’agenzia Bloomberg – ha reso le societa’ Usa piu’ restie a nuovi investimenti.

Chiaramente un calo della spesa delle aziende avrebbe conseguenze nefaste sulla crescita economica complessiva degli Stati Uniti nei prossimi mesi; ed e’ per questo che ad ogni rialzo sensibile del prezzo del petrolio (come e’ accaduto ieri) le borse ne risentono e consumatori e investitori si innervosiscono.

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Subito dopo il rilascio del dato sui beni durevoli il prezzo dei T-Bond Usa e’ salito, mentre lo yield (rendimento) del 10 anni e’ sceso di 3 punti base al 4.99%. Il dollaro si e’ indebolito contro l’euro a quota 1.2864.