New York – Nel mese di marzo la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti e’ scesa a quota 63,4 dai 72 punti del mese precedente (dato rivisto al rialzo da 70,4).
Si tratta di una battuta d’arresto dopo due mesi consecutivi di incrementi, tali da spingere la lettura ai massimi di tre anni. E’ il quinto calo registrato negli ultimi nove mesi, che evidenzia un andamento altalenante della congiuntura.
Lo ha comunicato il Conference Board, un centro di ricerca privato di New York.
Il dato si e’ rivelato peggiore delle previsioni, che erano per un risultato di 65 punti, e si riavvicina ai minimi di febbraio 2010 di 48,5 toccati lo scorso settembre.
A pesare sono stati i rialzi dei prezzi del petrolio e degli alimentari. L’indice del tasso di inflazione e’ stalito dal 5,5 di febbraio a quota 6,7, il livello piu’ alto da ottobre 2008.