Con il lungo ponte del Thanksgiving iniziato giovedi’ 28 novembre e conclusosi domenica 1 dicembre, gli americani hanno riscoperto il gusto dello shopping.
A dispetto del forte calo dei consumi ipotizzato dai piu’ pessimisti, in America si continua a spendere, tant’e’ che il n.1 dei retailer Wal Mart (WMT – Nyse) ha messo a segno vendite record nella giornata di venerdi’ 29 (il cosiddetto Black Friday).
In un report, Tony Crescenzi, responsabile dell’ufficio studi della boutique finanziaria Miller, Tabak & Co., descrive l’impatto che i forti consumi del ponte festivo potrebbero avere sulla crescita dell’economia nel 2003, anche se avverte che e’ ancora troppo presto per cantare vittoria, dal momento che la stagione dello shopping festivo e’ appena all’inizio.
Un passo importante tuttavia e’ stato fatto. La crescita delle vendite rimette in moto il ciclo produttivo delle aziende, permettendo agli economisti di azzardare previsioni positive sul Pil dell’anno prossimo.
Le forti vendite della Festa del Ringraziamento hanno assottigliato ulteriormente il gia’ basso livello delle scorte. Le scorte basse hanno come conseguenza diretta l’incremento della produzione industriale, che a sua volta porta ad un aumento del reddito, dal momento che per produrre di piu’ e’ necessario che le imprese aumentino le ore di lavoro e assumano nuovi dipendenti.
Il balzo del reddito, a sua volta, permette ai consumatori di spendere di piu’. Il piu’ alto livello di spesa porta ad un ulteriore incremento della produzione industriale, con le aziende che devono far fronte alle esigenze di chi vede il proprio portafoglio gonfiarsi.
Il ciclo quindi si ripete, rafforzando la congiuntura economica e le sue prospettive.
Analizzando le buone vendite alla luce di altri fattori positivi – la fiducia dei consumatori, la stabilizzazione del mercato del lavoro, la vittoria dei Repubblicani al Congresso, che portera’ all’adozione di una politica fiscale espansiva, la politica monetaria accomodante e il basso rischio di una guerra contro l’Iraq nel breve periodo -, Crescenzi ritiene che ci siano i presupposti per un rafforzamento dell’economia all’inizio del 2003.