Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha scelto il nuovo ministro del Tesoro.
Si chiama John W. Snow, ha 63 anni, ed e’ l’attuale presidente del gruppo CSX Corp., la piu’ grande rete di trasporto merci per via ferroviaria della zona orientale degli Stati Uniti.
Snow, che come riporta l’edizione online del Washington Post ha accettato l’incarico e attende adesso la conferma del Senato, prendera’ il posto del discusso Paul O’Neill, considerato dagli esperti il peggior ministro del Tesoro che gli Stati Uniti abbiano avuto negli ultimi 40 anni.
Stephen Friedman, ex co-presidente della banca d’affari Goldman Sachs, e’ invece l’uomo scelto da Bush per sostituire il consigliere economico della Casa Bianca Larry Lindsey. Anche Friedman ha accettato l’incarico.
Molti analisti ritengono che, dal momento che l’obiettivo principale di Bush e’ quello di stimolare la crescita economica prima delle elezioni presidenziali del 2004, il compito affidato al nuovo segretario del Tesoro sara’ quello di raccogliere il supporto necessario al Congresso per mettere in campo un’aggressiva politica di tagli alle tasse. Sebbene i repubblicani controllano sia la camera dei Rappresentanti che il Senato, il dibattito sullo stimolo economico vertera’ su chi necessita maggiormente un alleggerimento delle tasse (i consumatori o le aziende).
Un altro target dell’amministrazione Bush e’ quello di rafforzare i mercati azionari, indebolito non solo dalla crisi economica, ma anche dal crollo della fiducia degli investitori, sulla scia degli scandali della Corporate america. A questo proposito, Snow ha dichiarato che dovranno essere messe in atto numerose misure per mettere fine alle pratiche illecite e restaurare la fiducia nelle borse.
“Puoi anche vincere la guerra, ma la gente vota per il proprio portafoglio – ha osservato Leon Panetta, chief of staff nell’amministrazione Clinton e responsabile del Panetta Institute – Alla fine, cio’ che conta e’ l’economia”.
O’Neill era considerato da molti un vero e proprio ostacolo agli sforzi della Casa Bianca di disegnare e portare a termine un pacchetto di riduzione delle tasse. Per quanto riguarda Lindsey, sebbene sia stato uno dei fautori dei tagli fiscali per $1.300 miliardi firmati da Bush lo scorso anno, l’ex consigliere economico della Casa Bianca non e’ mai stato visto sotto una buona luce.
Bush ha dato il benservito a O’Neill e Lindsey venerdi’ scorso, lo stesso giorno in cui il Dipartimento del Lavoro ha comunicato un tasso di disoccupazione al 6% a novembre, il livello piu’ alto in otto anni.
Secondo i democratici, il rimpasto e’ la prova che la strategia economica dell’attuale amministrazione e’ stata incauta per parecchi mesi.
Friedman, attualmente senior principal di Marsh & McLennan Capital Inc., ha guidato Goldman Sachs agli inizi degli anni Novanta (quando era segretario al Tesoro Robert Rubin, attualmente presidente del comitato esecutivo di Citigroup).
Secondo gli esperti, Snow continuera’ con tutta probabilita’ a favorire la debolezza del dollaro americano (quest’anno il biglietto verde ha ceduto il 6,8% contro lo yen e il 12% contro l’euro) al fine di incentivare le esportazioni e la crescita economica.
“L’industria ha bisogno di un dollaro debole e la nomina di Snow indica che gli Stati Uniti continueranno a spingere per un ribasso della propria valuta”, ha spiegato Masa Naito, senior vice president per gli investimenti azionari internazionali di Fuji Investment Management in Tokio.
AGGIORNAMENTI
Ore 17:00 (le 11:00 del mattino a New York): In un discorso alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, ha ufficialmente nominato John W. Snow nuovo segretario al Tesoro, dichiarando che “sara’ un eccellente membro del gabinetto”. “Conoscendo l’economia di prima mano – ha aggiunto Bush – Snow mettera’ in atto le misure necessarie per far accelerare l’economia”.
La nomina ufficiale di Stephen Friedman e’ prevista per domani.
ECCO CHI E’ IL NUOVO SEGRETARIO AL TESORO
John W. Snow, che ha un dottorato in economia dall’Universita’ della Virginia e una laurea in legge dalla George Washington University, e’ stato professore di economia all’Universita’ del Maryland negli anni Sessanta.
E’ stato un sostenitore della deregolamentazione quando era sottosegretario ai Trasporti sotto la presidenza di Gerald R. Ford.
All’inizio del 2002 Snow e’ entrato a far parte del Conference Board, il gruppo di 12 esperti che si e’ particolarmente adoperato per far recuperare agli investitori la fiducia nelle aziende, dopo l’ondata di scandali che ha travolto gli USA a partire dal caso Enron.
“La performance dei mercati capitali americani e’ centrale per la nostra prosperita’ e i nostri mercati dipendono dalla fiducia degli investitori nel comportamento delle aziende”, aveva dichiarato Snow in un’intervista rilasciata a giugno.
Secondo dati del Center for Responsive Politics, comitato di controllo sulla politica con Washington, Snow avrebbe donato un totale di $12.000 per la campagna presidenziale di Bush del 2000 e per quella dei repubblicani alle elezioni di meta’ mandato.
L’ECONOMIA DI IERI, L’ECONOMIA DI OGGI…
Sono stati fatti dei paragoni tra la situazione economica attuale e quella del 1992, quando una ripresa lenta porto’ il tasso di disoccupazione al 7,8% nel mese di giugno e il padre dell’attuale presidente USA a perdere le elezioni il successivo novembre.
“L’economia stava migliorando nel 1992, ma l’amministrazione non riusci’ ad ottenere meriti per tali passi avanti – ha dichiarato Tom Gallagher, managing director di International Strategy e Investment Group a Washington – i votanti si focalizzarono sul mercato del lavoro e il tasso di disoccupazione rappresento’ il parametro di giudizio”.
Oggi la ripresa dell’economia dalla recessione iniziata nel marzo del 2001 appare tiepida. La crescita dell’economia probabilmente rallentara’ al +1,6% nel quarto trimestre 2002, dopo aver messo a segno una media di rialzo del 3,4% nei primi 9 mesi dell’anno. (stime del consensus del November Blue Chip Economic Indicators).
La produzione industriale non segna rialzi dal luglio scorso. E la fiducia dei consumatori, sebbene sia cresciuta il mese scorso, viaggi ancora ancora al secondo livello piu’ basso in piu’ di 8 anni.
Per quanto concerne i mercati azionari, lo S&P500 e’ in calo del 21% quest’anno e sembra avviato a regristrare il terzo anno consecutivo di ribassi, una situazione che non si verifica dal periodo 1939-41.