Per il secondo giorno consecutivo, aerei americani e britannici hanno bombardato obiettivi militari nel sud e nel nord dell’Iraq.
Lo ha reso noto l’Associated Press.
Secondo un portavoce del regime di Saddam Hussein, l’attacco avrebbe provocato la morte di quattro persone e il ferimento di 10.
I bombardamenti sono la risposta delle forze aeree alleate che pattugliano le zone interdette al volo (le cosidette “no-fly” zones) al fatto di essere state ‘inquadrate’ dai radar iracheni.
Da circa un mese gli Usa e la Gran Bretagna lamentano la “crescente aggressivita’” delle forze irachene, che mal sopportano la presenza delle pattuglie alleate.