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Usa: disoccupazione al 7,9%, 171 mila posti. Assist macro per Obama

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New York – In ottobre gli Stati Uniti hanno creato 171 mila posti di lavoro, piu’ del previsto. Il tasso di disoccupazione rimane sotto l’8% anche se sale dello 0,1% al 7,9%, rispettando le attese.

I dati pubblicati dal Dipartimento del Lavoro, questo va sottolineato, sono stati calcolati prima che l’uragano Sandy si abbattesse sulla costa orientale.

Con un’elezione presidenziale in ballo, le condizioni del mercato del lavoro sono fondamentale per decidere le sorti del voto che terra’ luogo tra quattro giorni, martedi’ 6 novembre. Tuttavia, riferiscono i commentatori Usa, le cifre non sono cosi’ tanto positive (o negative) da poter cambiare l’esito del voto. Il dato, peraltro, differisce di molto da quello che dicono i manager d’azienda.

Lo stato di salute del mercato occupazionale non e’ cosi’ cattivo come si temeva, ma le ore lavorative sono scese dell’1% a 34,4 ore e gli stipendi per ciascuna ora non si sono mossi di un millimetro. In vista della stagione delle festivita’ natalizie non sono grandi notizie. E’ sicuramente la nota negativa del report governativo.

Sommati, i dati di settembre e agosto sono stati rivisti in rialzo di 84 mila unita’. Il mese scorso le assunzioni sono state paria a 148.000 contro le 114.000 precedentemente comunicate, mentre in agosto la cifra e’ stata ritoccata a 192 mila da 142 mila.

In sintesi si puo’ dire che il trend e’ positivo da ormai quattro mes, ma che la disoccupazione rimane su livelli elevati. Ad ogni modo le notizie sono un segnale positivo per l’economia Usa, e dimostrano che la ripresa persiste. Negli ultimi due trimestri il Pil e’ aumentato dell’1,8% e 2%.

I settori che hanno visto i maggiori miglioramenti sono i servizi, l’health care, il retail e il turismo.