Una squadra ristretta di funzionari del Tesoro Usa sta discutendo in via confidenziale alcune misure di emergenza da adottare per evitare il default dell’amministrazione statunitense.
L’insolvenza scatterebbe il 2 agosto, se il Congresso non dovesse raggiungere un accordo sull’aumento del tetto del debito. Il segretario al Tesoro, Timothy Geithner ha sempre detto che non ci sono piani alternativi a un mancato accordo del Congresso.
Tra le possibili opzioni al vaglio del comitato ristretto del Tesoro, nel caso in cui i parlamentari non trovassero un’intesa, c’e’ la possibilita’ che l’amministrazione rinvii alcuni pagamenti.
La seconda opzione prevede la possibilita’ che il presidente si appelli a un articolo della Costituzione per ignorare il Congresso e continuare ad emettere debito oltre il tetto consentito.
La terza opzione prevede l’autorizzazione all’amministrazione di considerare alcuni pagamenti un via prioritaria. Il Tesoro sta anche discutendo con la Fed la possibilita’ di utilizzare la Fed di New York come un proprio broker operante sui mercati.
Ogni mese il governo Usa si finanzia sui mercati per 125 miliardi di dollari. Attualmente il tetto di 14.300 miliardi di dollari di debito e’ stato superato e il governo ha ancora liquidita’ disponibile fino al 2 agosto, dopo di che non e’ piu’ in grado di rimborsare il debito in scadenza ed ha le mani legate su nuove emissioni di debito.
Una delle ipotesi sul tappeto prevede che il presidente utilizzi il 14 esimo emendamento della Costituzione per ignorare il Congresso e continuare ad emettere debito oltre il tetto consentito. Finora Obama si e’ opposto a utilizzare il 14 esimo emendamento.