L’indice dei direttori acquisti del settore manifatturiero del distretto di Chicago, ad agosto, e’ salito a 57,9 da 50,8 di luglio. Un dato inaspettato: le previsioni erano per un calo a quota 50,0 (la soglia che divide espansione da contrazione economica). E’ un’altra conferma della schizofrenia dell’economia americana, con indicatori in tutte le direzioni, alcuni positivi e altri fortmente negativi.
La crescita dell’indice dei direttori acquisti del settore manifatturiero del distretto di Chicago, che in sostanza misura l’attivita’ del business manifatturiero, e’ salita quanto non accadeva da oltre un anno (giugno 2007), con la produzione in massima crescita dall’ottobre 2004.
La domanda dall’estero tiene al lavoro le linee di assemblaggio delle aziende manifatturiere Usa, grazie ad un dollaro ancora estremamente debole che aiuta l’export. E’ dunque la politica della svalutazione del dollaro a salvare l’America dalla recessione: l’export a prezzi bassi all’estero compensa il forte calo dei consumi domestici dovuto alla discesa dei redditi, dei prezzi delle case, dell’occupazione e alla forte crescita parallela dei prezzi al consumo e della benzina.