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Usa: calano le tasse per i più ricchi e Romney non fa eccezione

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In quasi vent’anni i piu’ ricchi d’America hanno visto diminuire considerevolmente il prelievo fiscale sui loro redditi, passando da una media del 29,9% nel 1995 al 18,1% nel 2007. I dati arrivano dal rapporto ‘The Buffett Rule: A basic principle of tax fairness’ pubblicato dalla Casa Bianca alla vigilia del discorso di Barack Obama che della correttezza nel prelievo fiscale ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia per la rielezione.

L’inquilino della Casa Bianca e’ impegnato in una dura battaglia politica e mediatica contro i Repubblicani, nel tentativo di sottolinearne l’alienazione rispetto al cittadino comune e presentandoli come alfieri dei piu’ ricchi, quell’1% messo duramente sotto accusa negli ultimi mesi dal movimento Occupy Wall Street, in tutte le sue declinazioni locali.

Nel rapporto si sottolinea come i 400 maggiori contribuenti del Paese hanno visto diminuire considerevolmente il loro contributo all’erario, passando dal 29,9% nel 1995 al 18,1% nel 2007. Non fa difetto Mitt Romney, il probabile candidato repubblicano alle presidenziali di novembre, che nel 2010 ha pagato il 13,9% di tasse su 21 milioni di dollari guadagnati .