Società

USA: C’E’ CHI RIMANE OTTIMISTA DOPO DISOCCUPAZIONE

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Ian Sheperdson, chief economist della societa’ di ricerca economica High Frequency, sostiene che il debole rapporto sul mercato del lavoro americano “non cambia le prospettive per una ripresa nel breve termine”.

L’economista nota che “la recessione del 1990 e’ stata caratterizzata da nove mesi in cui il numero di posti persi e’ stato superiore alle 100.000 unita’ e che quello di agosto e’ solo il secondo dato al di sopra di tale soglia”.