Apertura negativa per i mercati Usa che, sconfortati dalla cautela del leader mondiale delle infrastrutture per Internet Cisco Systems (CSCO – Nasdaq) sul fatturato del primo trimestre e dal dato sulla produttivita’ del terzo trimestre inferiore alle attese, non sembrano intenzionati ad estendere i rialzi messi a segno nel giorno in cui la Fed , sorprendendo quasi tutti, ha ridotto il costo del denaro di 50 punti base, portando cosi’ i tassi all’1,25%, il livello piu’ basso dal 1961. E se il FOMC ha optato per un taglio aggressivo, la BCE ha oggi deciso di lasciare invariati i tassi al 3,25%, una mossa accolta negativamente dai mercati europei. Contribuiscono al clima nervoso sui mercati Usa anche l’indebolmento del dollaro rispetto all’euro e il balzo in avanti del prezzo del petrolio. Dopo quattro giorni di guadagni, si inverte cosi’ la rotta degli indici americani.
Per quanto riguarda Cisco, che comunque e’ riuscito a battere le stime sugli utili, ha deluso gli investitori l’ammissione da parte del gruppo del fatto che le aziende continuano a spendere meno per le infrastrutture di computer e networking.
Ma a portare pressione sull’hi-tech ci pensano anche i semiconduttori (SOX) dopo che la Semiconductor Industry Association (SIA) ha annunciato che le vendite nel 2002 cresceranno dell’1,8% e non del 3,1% come previsto. Rincara la dose una nota decisamente negativa di JP morgan sulle infrastrutture chip . Nel preborsa in calo il titolo di Intel (INTC – Nasdaq) nonostante UBS Warburg ne abbia alzato il target price a 12 mesi a $21.
“Il mercato e’ salito cosi’ aggressivamente anticipando la ripresa degli utili e dell’economia – ha dichiarato Owen Burman, portfolio manager per Riggs Investment Management, citato da Bloomberg.com – Ebbene, i profitti ci saranno il prossimo anno e, a quanto pare, la ripresa non sara’ poi cosi’ entusiasmante”.
Da segnalare che sempre la SIA nel suo report ha sottolineato come gli investitori in questo momento siano preoccupati di continuare a bruciare soldi negli investimenti operati. “Un fattore che mette sotto pressione la loro fiducia e’ la mancanza di onesta’ dei broker.”
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IL FRONTE MACRO
Giornata ricca di indicazioni macro quella di oggi.
Oltre alla produttivita’ sono statiti comunicati i sussidi di disoccupazione settimanali. Il dato si e’ rivelato milgiore delle attese ma e’ meno buono di quanto si pensi visto che l’indicatore meno volatile della media mobile a quattro settimane ha registrato una crescita di 250 unita’, a quota 402.000.
Alle 16:00 (le 10:00 ora di New York) attese le scorte di magazzino all’ingrosso relative al mese di settembre.
Alle 20:00 (le 14:00 di New York) sono attese le minute della Fed relative al meeting del 24 setttembre.
Alle 21:00 (le 15:00 ora di New York) e’ previsto il dato sul credito al consumo di settembre.
IL FRONTE SOCIETARIO
Le altre cattive notizie
► Genentech (DNA – Nyse): il colosso del biotech e’ stato ‘downgradato’ dalla banca d’affari First Albany.
► Costco (COST – Nasdaq): la societa’ di distribuzione ha rivisto al ribasso le previsioni sugli utili del primo strimestre fiscale puntando ul ditto contro il rallentamento delle vendite.
► Yahoo! (YHOO – Nasdaq): il rating del colosso Internet e’ stato rivisto al ribasso a ‘hold’ dalla banca d’affari ‘Prudential.
► settore archiviazione dati! (GHA) la banca d’affari First Albany ha ridotto il giudizio su alcuni titoli del gruppo.
►Veritas (VRTS – Nasdaq): First Albany ha tagliato il rating sulla societa’ di a ‘buy’ sulla base della valutazione.
Risultati abbastanza positivi per le vendite comparate di ottobre del colosso della distribuzione e blue chip del Dow Jones Wal-Mart (WMT – Nyse). Il gruppo ha ottenuto un rialzo del 3,7% incontrando le modeste stime che aveva formulato e adesso prevede una performance simile per novembre.
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