L’amminsitrazione Obama ha rispedito al mittente la richiesta presentata dai fornitori di ricambi auto per una nuova tranche di prestiti federali di sino a $10 miliardi. Washington ha giustificato la sua decisione dicendo che il governo non dovrebbe interferire ulteriormente nel momento no del settore. E’ come se il Dipartimento del Tesoro avesse tracciato una linea di demarcazione per stabilire l’ammontare massimo di soldi dei contribuenti che e’ disposto a spendere per salvare il settore automobilistico.
La decisione segnala inoltre che l’amministrazione scommette sull’esito positivo del piano di salvataggio del settore, fiduciosa del fatto che gli esborsi economici multimiliardari fatti per aiutare General Motors e Chrysler siano stati sufficienti a stabilizzare il comparto.
Neil De Koker, presidente e AD dell’Associazione Original Equipment Suppliers, ha detto che il consulente di Obama, Ron Bloom, ha respinto la loro proposta in un incontro che si e’ svolto la settimana scorsa.
Bloom e altri membri dello staff della Casa Bianca hanno detto a De Koker “che ora e’ necessario che il consolidamento del settore prenda piede”. “Tutti lo riconosciamo e non pensiamo che avere un programma di assistenza generico per tutti i fornitori finirebbe per favorire quel processo”, avrebbe detto Bloom, secondo quanto riferito da De Koker in un’intervista concessa all’agenzia Dow Jones.