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USA: ARIA DI FUSIONE FRA LE TLC MOBILI

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La finlandese Sonera Oyj e la svedese Telia stanno discutendo l’eventuale fusione.

Entrambe le societa’ di telefonia mobile stanno lottando per sopravvivere in un mercato che sta raggiungendo la saturazione – nei paesi nordici infatti circa otto abitanti su 10 sono gia’ in possesso di un telefono cellulare – e in particolare Sonera deve affrontare un debito di €3,3 miliardi dopo aver acquistato l’anno scorso nuove licenze wireless in Germania.

Insieme, Sonera e Telia avrebbero una capitalizzazione di mercato di $17 miliardi con un totale di 9,3 milioni di utenti e sarebbero in grado di affrontare la concorrenza dei giganti europei.

Secondo gli analisti, pero’, tirano venti di fusione sull’intero settore.

Il 45% degli americani, ad esempio, e’ in possesso di un telefono cellulare e negli Stati Uniti i sei giganti del wireless devono affrontare il rallentamento della crescita del comparto insieme all’aumento dei prezzi per l’ammodernamento delle infrastrutture per la connessione ad alta velocita’.

Durante una conferenza in Florida, John Stanton, fondatore di Voice Stream, divisione di Deutsche Telekom, ha infatti commentato l’industria della telefonia mobile e’ vulnerabile dal punto di vista dello spettro, da quello tecnologico e da quello dei costi.

Durante gli ultimi 18 mesi i titoli delle tre maggiori societa’ wireless americane, cioe’ AT&T Wireless (AWE – Nyse), Nextel Communications (NXTL – Nasdaq) e Sprint PCS (PCS – Nyse), dopo aver raggiunto i massimi nella primavera 2000, sono scesi a valutazioni attorno ai $10 e sembrano proseguire al ribasso. Le Ipo di Cingular Wireless e di Verizon Wireless – il maggiore fornitore Usa del servizio mobile con oltre 29 milioni di utenti – sembrano poi essere in sospeso.

Gli investitori puntano ora l’attenzione sugli utili e, secondo alcuni analisti, il consolidamento del settore allenterebbe la pressione sui prezzi riducendo allo stesso tempo i costi per la costruzione delle nuove reti ad alta velocita’.

Gli investitori istituzionali come Lincoln Capital Management ricordano, poi, che le fusioni porterebbero alla creazione di operatori piu’ efficienti ed eviterebbero la duplicazione degli investimenti per le infrastrutture.

La migliore scommessa, secondo gli analisti, potrebbe essere quella su Sprint PCS che, a differenza delle rivali, utilizza una sola tecnologia e pertanto risulta essere sulla via meno cara per la creazione di una rete ad alta velocita’. Quest’anno il mercato ha punito il titolo a causa di timori sul debito della societa’, ma Sprint PCS ha superato le aspettative preannunciando per il primo trimestre l’aggiunta di 700.000-750.000 nuovi utenti.

Il consolidamento del settore, pero’, potrebbe iniziare dalle societa’ minori. Gia’ Alltel (AT – Nyse) ha offerto $1,65 miliardi per l’attivita’ wireless di CenturyTel (CTL – Nyse).
L’ondata successiva di fusioni potrebbe coinvolgere AT&T Wireless, Cingular Wireless e VoiceStream, che utilizzano il sistema Gsm e che, date le dimensioni piu’ ridotte rispetto a Sprint PCS e Verizon Wireless, non dovrebbero far scattare il veto delle autorita’ antitrust. AT&T e Cingular combinate, pero’, conterebbero 39,6 milioni di utenti e secondo alcuni analisti e’ troppo per ottenere il via libera dalla Fcc, Federal Communication Commission.

Qualunque sia l’accoppiata, pero’, gli operatori del mercato, incitano le societa’ a fondersi prima di spendere troppo per reti ad alta velocita’.

Unica esclusa dall’ondata di consolidamento potrebbe pero’ essere Nextel che, secondo John Bensche, analista di Lehman Brothers, e’ tecnologicamente un’isola a parte e potrebbe perdere il suo vantaggio concorrenziale.