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Uomo Neanderthal nel 2013? Scienzato cerca donna per farlo rinascere

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NEW YORK (WSI) – Far tornare in vita l’uomo di Neanderthal nel 2013. Non è una boutade, ma il progetto che ha in mente il genetista George Church dell’Harvard Medical School. Sta cercando una mamma surrogata, disposta a portare in grembo il clone del nostro antenato. Per filo e per segno lo scienziato ha illustrato i suoi piani in un’intervista al settimanale tedesco The Spiegel: si è detto convinto di poter ricostruire, partendo da frammenti conservati, il Dna dei Neanderthal e riportare in vita la specie che si è estinta ben 33 mila anni fa.

L’idea ricorda Jurassik Park, il famoso film di Steven Spielberg, in cui per far resuscitare i dinosauri viene utilizzata una tecnica simile. In quel caso le creature preistoriche erano ricreate in laboratorio e si trattava di fantascienza, il progetto di Church è quasi realtà.

Per passare dalle parole ai fatti il genetista ha bisogno di un volontario in carne e ossa, ossia di una mamma del Neanderthal del XXI secolo. Secondo lo scienzato, l’analisi del codice genetico del Neanderthal a partire da campioni delle ossa, è così completa da poterne ricostruire il Dna.

“Dipende da numerosi fattori, ma penso che si possa fare. Ora c’è solo bisogno di una donna audace”, disposta a partecipare al progetto, ha affermato lo stesso Church. Una volta ricostruito, il Dna andrebbe inserito nelle staminali: il primo passo sarebbe poi quello di iniettarlo nelle cellule di un embrione umano nelle primissime fasi di vita. Si svilupperebbe così un embrione ibrido che dovrebbe crescere in laboratorio per un paio di giorni e poi essere impiantato nell’utero della mamma surrogata.

“Cloniamo ogni tipo di mammifero, è molto probabile che riusciremmo a clonare un essere umano. Perché non dovrebbe essere possibile?”, ha detto lo scienziato secondo cui gli antenati di Neanderthal ”probabilmente pensavano in modo diverso da noi, ma avevano un cranio più grande. Forse erano addirittura più intelligenti di noi”.

Nei giorni scorsi uno studio del Museo di Storia Naturale di Parigi ha messo in luce che l’uomo di Neanderthal non cacciava il mammuth solo per nutrirsi delle sue carni, ma ne usava le immense ossa per costruirsi la casa, proprio come avrebbe fatto migliaia di anni più tardi l’Homo Sapiens.