– Roma, 23 lug – Il senatore Luigi Bobba e il deputato Marco Calgaro quest’oggi a Torino hanno presentato il disegno di legge per il riconoscimento del “diritto di elettorato attivo al compimento del sedicesimo anno di età, limitatamente alle consultazioni amministrative comunali”. Hanno aderito alla proposta esponenti di maggioranza e opposizione. Rispetto agli altri Paesi europei – hanno spiegato i due parlamentari – la classe dirigente italiana presenta un’età media di gran lunga più elevata (intorno ai 60/65 anni), che non solo è destinata ad alimentare il divario e il potenziale conflitto intergenerazionale, ma comporta altresì il rischio di produrre un ceto politico e parlamentare autoreferenziale e strutturalmente incapace di interpretare i processi di cambiamento economici e sociali. Nel nostro Paese la fascia degli elettori più anziani (ultra 65enni) supera quella più giovane (under 35). Secondo studi dell’Università Cattolica di Milano entro il 2020 gli elettori di età inferiore a 35 anni saranno oltre tre milioni meno di quelli di 65 e più anni. Per Bobba e Calgaro “l’Italia potrebbe diventare un Paese di anziani governato da anziani. I giovani verrebbero a rappresentare una minoranza, con tutte le conseguenze che tale prospettiva comporterebbe per esempio sul versante del welfare, con politiche sociali ripiegate sui bisogni degli anziani e il deteriorarsi progressivo della coesione sociale”. Da qui la proposta di un parziale “riequilibrio”, con il diritto di voto esteso ai sedicenni.
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