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Un pugile nella banda degli usurai “convinceva” le vittime a pagare

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(WSI) – Una scarica di pugni da ko per chi non pagava le rate degli strozzini. Il braccio armato della gang era una vecchia gloria del ring: Mauro Galvano, 46 anni, ex campione del mondo WBC nella categoria dei supermedi, una carriera durata ben 11 anni con un palmares di 30 vittorie, due pareggi e otto sconfitte. L´uomo, che gestiva alcune palestre nella zona di Fiumicino, è stato arrestato dai militari del colonnello Giovanni Adamo, comandante del Gruppo di Ostia.

Arresti domiciliari per altre cinque persone tra cui un carabiniere, Giovanni M., appassionato di boxe e molto amico di Galvano a cui avrebbe rivelato alcuni segreti d´ufficio che, però, non riguardavano l´operazione antiusura conclusa ieri mattina all´alba. Nell´inchiesta sono coinvolte, a vario titolo, trentadue persone. Nove le vittime già identificate mentre gli investigatori stanno lavorando su altri dieci, probabili, clienti della gang. Si tratta quasi esclusivamente di commercianti (tra cui alcuni titolari di macellerie e un paio di gestori di bar) e di piccoli imprenditori edili costretti a rivolgersi agli usurai nei periodi di crisi e strangolati dalla crescita esponenziale di interessi che andavano dal 25 al 70 per cento al mese.

L´indagine ha preso il via tre anni fa, dopo la denuncia di un commerciante di Acilia che, come avviene spesso, ha trovato il coraggio di rivolgersi ai carabinieri solo dopo essersi ridotto in un autentico baratro. Dalla testimonianza dell´uomo, i carabinieri di Ostia hanno ricostruito, pezzo dopo pezzo, l´organigramma dell´organizzazione e rintracciato, uno dopo l´altro, alcune vittime della banda. Convincere i clienti degli strozzini a vincere la paura è stato tutt´altro che facile.

Gli usurai, infatti, erano riusciti a instaurare un clima di terrore. Chi tardava a pagare o cercava di ribellarsi riceveva, prima o poi, la visita del pugile e di un suo complice, un romeno di 26 anni: minacce, insulti, botte e, spesso, il negozio devastato. Almeno cinque le aggressioni documentate nell´ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Giovanni De Donato su richiesta del procuratore aggiunto Nello Rossi e del pm Luca Tescaroli.

Un epilogo inglorioso di una carriera sportiva onorata per Mauro Galvano, un pugile accorto e prudente che conquistò la corona mondiale nel 1990 a Montecarlo contro l´argentino Matteoni. Due difese vittoriose del titolo e poi, nel 92, un tremendo ko tecnico dal roccioso avversario inglese Nigel Benn. La sconfitta, però, non spinse Galvano ad appendere i guantoni al chiodo: il pugile continuò a salire sul ring per altri cinque anni prima di dedicarsi a qualcosa di molto più lucroso: l´usura.

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