Dopo gli scivoloni di fine anno, per la divisa europea il 2000 e’ iniziato bene, e le previsioni per la prima meta’ dell’anno sono buone.
Il recupero dell’euro in questa prima settimana fa ben sperare, ma ci sono anche dati oggettivi che portano ad essere ottimisti. La divisa europea e’ stata in questi primi giorni del 2000 sostenuta dall’iniziale correzione delle borse e dall’attesa di un rialzo dei tassi.
Intanti ieri a New York l’euro ha chiuso la settimana a 1,0276 dollari (1884,26 lire).
Per questi motivi l’euro e’ tornato a quota 1,03, anche se secondo alcuni analisti non e’ riuscito a rompere alcune resistenze tecniche. Per meta’ anno, comunque, la divisa europea e’ prevista intorno a 1,10 dollari (1760,24 LIRE). Ma molto dipendera’ dall’andamento dei tassi di interesse negli Stati Uniti e in Europa. Primo appuntamento la prossima settimana con la riunione del comitato monetario della Banca d’Inghilterra.
E sono in molti a prevedere un rialzo del tasso britannico di 25 punti base al 5,75%.
Il miglioramento della moneta europea e’ dovuto alla ripresa economica europea. La disoccupazione in Germania e’ scesa a dicembre di 68mila unita’. E la prossima settimana sono attesi i dati sulla produzione industriale in Germania e quelli sul Prodotto Interno Lordo in Francia. Mentre mercoledi’ il Giappone fornira’ i dati sulla bilancia commerciale.
Ma le attese riguardano anche le decisioni americane della Federal Reserve previste per l’1 e 2 febbraio. Ma le previsioni sul CPI Usa non dovrebbero riservare sorprese con tasso “core” stabile allo 0,2% e un indice complessivo in crescita dello 0,3%.