(9Colonne) – Roma, 25 mag – Nella società globalizzata, dominata dalla cultura tecnico-scientifica, il latino dovrebbe poter conservare il posto che gli spetta. E per ribadirlo, oggi e domani a Roma il Cnr e il Pontificio Comitato di Scienze Storiche hanno promosso un convegno internazionale in cui persino Wang Huansheng, dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali, è intervenuto per ribadire l’attualità della lingua latina in Cina. Durante il convegno verrà presentato un Manifesto in favore della “necessità di attingere alla fonte dalla quale scaturì il grandioso patrimonio spirituale e culturale per il quale l’Europa ancora si distingue, cioè la tradizione antica classica e cristiana”, di fronte al “progressivo declino della conoscenza delle lingue greca e latina” che, “venuta meno l’attuale generazione di ricercatori ed insegnanti, si farà irreversibile” interrompendo “una continuità culturale durata poco meno di tre millenni” e “la base intellettuale e morale indispensabile per abilitare le generazioni future a gestire in modo responsabile i risultati delle scienze moderne”. I promotori chiedono “accoratamente alle autorità educative e politiche europee” di impegnarsi per “garantire la sopravvivenza della nostra identità culturale così come finora la abbiamo concepita”.
Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei mercati, dell'economia e della consulenza finanziaria.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
La novità entrerà ufficialmente in vigore dal 2 gennaio del 2025.
Il numero di cento-milionari è aumentato del 54% in tutto il mondo nell’ultimo decennio, raggiungendo i 29.350, in particolare in Cina e negli Stati Uniti, secondo il rapporto di New World Wealth e Henley & Partners.
Nonostante la crescente consapevolezza sui rischi causati dal climate change, solo una manciata delle big bank mondiali soddisfa più della metà dei criteri di adattamento al clima, e nessuna soddisfa tutti i parametri. Lo riporta uno studio di Climate X. Tra le cinque migliori, spicca l’italiana Unicredit.