Economia

Un americano su tre senza neanche un soldo da parte

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Un americano su tre si trova con un fondo pensione vuoto, senza soldi dentro, cioe’ senza futuro. Inoltre dal 1950 al 1989 all’1% degli americani faceva capo in media il 7-8% del reddito nazionale. Oggi la cifra e’ pari al 20%. Questo vuol dire che al 99% rimane da spartire l’80% del reddito: sono livelli da pre-Grande Depressione.

Insomma molti americani vivono pericolosamente vicino a una situazione di insolvenza finanziaria. Se si sfogliano articoli di giornale per le grandi masse o si guarda una qualsiasi trasmissione televisiva si potrebbe pensare che gli Stati Uniti possono ancora contare su una classe media forte e vibrante.

Quando invece togliamo via la coperta delle illusioni che vendono tutti i giorni i media, e analizziamo i numeri della situazione finanziaria attuale delle famiglie, ecco che ci rendiamo conto del fatto che molti americani stanno a mala pena tirando avanti. Ma la realta’ e’ che 43 milioni di americani sono dipendenti dai programmi di assistenza alimentare del governo (i “food stamp”) altrimenti non riuscirebbero ad arrivare alla fine del mese a stomaco pieno (vedere piu’ sotto). Mentre molti altri milioni di milioni vivono alla giornata o meglio stipendio per stipendio. E’ la classe media impoverita della super-potenza che non lo e’ piu’ (almeno all’interno e domesticamente) quella invisibile, di cui i media non parlano.

Uno su tre ha zero (0) dollari nel proprio fondo pensione. La meta’ degli americani – secondo il Censes 2010 oltre 310 milioni di persone – ha 2.000 dollari o meno da parte (circa 1.500 euro), il che significa che potrebbero avere presto bisogno anche loro di assistenza federale. E intanto la meta’ degli Stati Usa sono in bancarotta, e devono tagliare i costi dell’assistenza sociale e dei servizi. Con il mercato del lavoro instabile, la disoccupazione al 10% (quella reale che comprende anche chi non cerca piu’ perche’ espulso dal mercato sale al 17-18%) i rialzi manovrati di Wall Street, gli americani della classe media hanno la sensazione che la stabilita’ di cui una volta potevano vantarsi e che consisteva nel punto di forza dell’America, sia lentamente spazzata via lasciando solo insicurezza e dubbi sul futuro. Per molti la pensione e’ ormai nient’altro che una fantasia, questa e’ la generazione che sa per certo che i figli se la passeranno peggio dei padri.

La notizia allarmante di questi giorni, come accennato sopra, secondo i dati diffusi dal governo Usa, e’ che il numero dei cittadini che ricevono i buoni pasti destinati ai piu’ poveri e’ cresciuto +16% rispetto allo scorso anno, il che significa che attualmente ricevono questi sussidi 43 milioni di persone e cioe’ il 14% della popolazione.

Molti Stati, seppure in bancarotta e sull’orlo del default, stanno rivedendo al rialzo la soglia di povertà per dare modo a piu’ famiglie di ricevere i buoni pasto, il cui importo e’ stato aumentato nel 2010 del 13,6%, un aumento che equivale a ulteriori 20-24 dollari al mese per persona presente nel nucleo familiare.

A guidare la classifica dei poveri dei buoni pasto e’ la capitale Washington dove oltre 1/5 degli abitanti, cioe’ il 21,5%, vivono di sussidi. E questi sono solo i buoni pasto, non i sussidi di disoccupazione.