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Un’altra scossa tremenda in Giappone, ma Nikkei +1,8%

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Roma – Nonostante la tremenda scossa che è tornata a sconvolgere il Giappone nella giornata di ieri, la borsa di Tokyo ha chiuso le contrattazioni in rialzo nella giornata di oggi: il Nikkei Stock Average è avanzato dell’1,8% nella seduta odierna, grazie alle operazioni di short-covering, messe in atto dagli investitori confortati dall’assenza di ulteriori danni alla centrale nucleare di Fukushima.

Il Nikkei è così salito al di sopra della media mobile degli ultimi 25 giorni – che corrisponde al momento a quota 9.715 punti -, per la prima volta dal terremoto dello scorso 11 marzo. “Il mercato si è rivelato particolarmente forte nel pomeriggio e molti operatori si sono affrettati a coprire le loro posizioni corte”, ha detto Takashi Ohba, senior strategist presso Okasan Securities.

“All’inizio molte persone avevano previsto che la borsa di Tokyo sarebbe scivolata oggi, anche sulla scia delle flessioni dei mercati americani e subito dopo il grade sisma”, ha sottolineato Ohba. Ma appunto il Nikkei ha sfidato i più pessimisti ed è salito dell’1,85% a quota 9.768,08.

Intanto, secondo quanto riporta la Cnn, è di tre morti e più di 130 feriti il bilancio del terremoto che si è abbattuto nuovamente sulla costa nord orientale del Giappone, nella giornata di ieri: la stessa messa in ginocchio dal devastante sisma dell’11 marzo scorso.

Tra le vittime, un uomo di 85 anni che ha perso la vita mentre cercava un riparo dalle scosse insieme alla sua famiglia, un altro uomo di 79 anni della città costiera di Ishinomaki e una donna della prefettura di Yamagata di 63 anni, deceduta dopo che il black out successivo alle scosse ha provocato l’interruzione della macchina di ossigeno fondamentale per tenerla in vita.

Tra i feriti, 132 per la precisione, 17 versano in condizioni gravi, secondo il Japan’s National Police Agency. Le autorià hanno rassicurato anche sull’assenza di danni alla centrale nucleare di Fukushima; ma nella centrale di Onagawa gestita da Tokohu Electric e chiusa dopo il terremoto dello scorso 11 marzo, che si trova a nord, le ultime scosse hanno provocato una fuoriuscità di acqua radioattiva che ammonta a 15 litri circa.

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Un’altra scossa tremenda colpisce la terra giapponese, spingendo il paese a lanciare un nuovo allerta tsunami, poi rientrato. L’epicentro del sisma di magnitudo 7,4 e’ stato rilevato vicino alla costa nordorientale, a Honshu.

Ora ci si attende uno tsunami con onde “alte almeno due metri”. Il terremoto ha messo in ginocchio anche i mercati azionari globali. I titoli americani hanno immediatamente imboccato la strada dei ribassi, con il Dow Jones che e’ arrivato a cedere sino a 100 punti, lo Standard & Poor’s 500 8 punti e il Nasdaq 15. Ma poi i cali si sono circa dimezzati e sembra che la notizia non avra’ un impatto duraturo sulle contrattazioni, se non quello di aumentare il nervosismo. Il mercato si e’ reso conto che il terremoto dovrebbe recare meno danni di quanto temuto inizialmente e l’allarme tsunami e’ rientrato.

Secondo i primi racconti la scossa si e’ sentita fino a Tokyo ed e’ durata a lungo. Per l’esattezza il terremoto e’ stato localizzato a 40 chilometri di profondita’, e a circa 118 chilometri (78 miglia) a nord di Fukushima, che si trova 40 km offshore ed e’ stato epicentro, l’11 marzo scorso, di un terremoto di magnitudo 9.

Il tutto a solo un mese di distanza dal terremoto che si ritiene abbia provocato la morte di 25 mila persone e che ha aperto una crisi nucleare nel paese. Per ora nessun dato anomalo e’ stato registrato presso la centrale nucleare di Fukushima Daini. Lo ha reso noto il gestore, la Tepco, citata dall’agenzia di stampa Kyodo e da Reuters.

A Fukushima, tuttavia, la situazione resta ancora critica. Si e’ infatti aperta un nuova falla al reattore 2 e si rilevano concentrazioni altissime di iodio in mare. Trovate tracce di plutonio.