Società

Un’altra recessione? Si’, nel 2012. La Fed ha le mani legate

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Intorno al 2012. E’ questa la data entro cui potrebbe scattare una nuova recessione durante la quale le banche centrali non potranno fare molto per affrontarla. A sostenerlo e’ il noto investitore Jim Rogers.

In un intervista a Cnbc, il presidente di Rogers Holding ha fatto notare che da sempre ogni 4-6 anni ci sono state delle recessioni negli Stati Uniti. Questo significa che, secondo uno degli uomini piu’ ascoltati di Wall Street, la prossima sara’ tra circa due anni. E le prospettive, gia’ di per se poco entusiasmanti, sembrano far intravedere uno scenario peggiore di quanto visto fino a ora.

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Quando si verifichera’ la prossima frenata dell’economia “il mondo si travera’ in acque peggiori perche’ il mondo stesso avra’ gia’ utilizzato tutte le sue munizioni a disposizione”. “Bernanke ha intenzione di stampare piu’ moneta di quanto gia’ non abbia fatto? No. Perche’ avra’ esaurito le proprie risorse e cosi’ tutti gli altri nel mondo”, ha continuato.

Rogers ha messo in guardia: il fatto che gli utili societari del secondo trimestre siano stati megliori delle attese non significa che la ripresa sia piu’ solida di quanto si pensasse. “Ricordiamoci che contano i confronti. E le attuali trimestrali si raffrontano a un secondo trimestre del 2009 in cui si pensava che il mondo fosse giunto alla fine dei suoi giorni”, ha aggiunto Rogers.

“Preoccupatevi dell’anno prossimo, non del secondo trimestre. Quest’ultimo e’ ormai storia”, ha consigliato, ribadendo per altro che gli stress test sulle banche europee sono stati solo un esercizio di pubbliche relazioni. Nel suo portafoglio c’e’ comunque l’euro.