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Uk: Vini, Coldiretti: Tasse anti-made in Italy

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A rischio l’export dei vini italiani verso il mercato inglese. L’aumento delle accise sul vino da parte del Regno Unito rischia di frenare le esportazioni made in Italy sul mercato inglese, che rappresenta in valore di oltre il 12 per cento del totale delle spedizioni nel mondo, secondo in Europa solo alla Germania. E’ quanto afferma la Coldiretti con riferimento alla decisione del governo inglese di aumentare le “tasse” di 7 centesimi per i vini fermi e di 10 centesimi per gli spumanti, un valore nettamente superiore all’incremento di 1,4 centesimi per la birra.
Dopo l’ulteriore crescita in valore del 2 per cento nella presenza del vino italiano sul mercato anglosassone, si tratta – sostiene la Coldiretti – di un evidente tentativo di distorsione della concorrenza a vantaggio della produzione di birra locale.
Con questi aumenti infatti, complessivamente sul vino esportato in Gran Bretagna viene a gravare una accisa di 1,99 euro per i vini fermi e di 2,55 per gli spumanti, che – sottolinea la Coldiretti – fanno lievitare il costo degli acquisti dei consumatori.
Nel 2006 il valore delle esportazioni mondiali di vino Made in Italy – conclude la Coldiretti – è salito del 6,5 per cento a quasi 3,2 miliardi di euro dei quali 387,5 milioni realizzati proprio in Gran Bretagna.
Il 29 marzo al Vinitaly nel giorno dell’apertura alle ore 14,30 nello Stand Coldiretti – centro servizi Arena, si terrà una conferenza stampa del presidente della Coldiretti Sergio Marini per svelare praticamente il nuovo, ultimo e pericoloso inganno a danno dei più prestigiosi vini italiani, dal Chianti al Valpolicella fino al Barolo.