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Uk: Il Nasdaq ritenterà l’assalto alla City

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Il Nasdaq probabilmente manterrà la sua quota del 29 per cento del London Stock Exchange se la sua Opa sulla Borsa di Londra dovesse fallire. E aspetterà fino a metà 2008 per decidere se tentare un’altra volta l’assalto alla piazza finanziaria più grande d’Europa. Lo rivela in un’intervista al Wall Street Journal il numero uno del listino tecnologico americano, Bob Greifeld, delineando una netta inversione di rotta nelle strategie della Borsa Usa: fino a pochi giorni fa, prima che slittasse al prossimo 10 febbraio la scadenza per aderire imposta agli azionisti del listino della City, il Nasdaq minaccia di vendere le azioni del Lse in caso di fallimento dell’Opa, facendo temere uno scivolone delle quotazioni del listino britannico. In base alla normativa che in Gran Bretagna disciplina le offerte pubbliche, se la sua Opa da 12,43 sterline per azione fallirà (finora le adesioni sono bassissime), il Nasdaq non potrà lanciarne una nuova prima di dodici mesi. “Nel giro di diciotto mesi – spiega Greifeld – potremo valutare meglio il valore del Lse”. Nel frattempo, il Nasdaq continuerà a guardarsi intorno considerando altri listini, con cui già ha contatti preliminari. E solo se dovesse intraprendere una grossa operazione, la Borsa Usa cederà la sua quota nel capitale del Lse.