(in aggiornamento)
Roma – Il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, conferma l’ingresso degli eurobond nel prossimo futuro dell’area euro. Nel suo intervento sullo stato dell’Unione, il presidente della Commissione europea ha rilevato che “gli eurobond rappresentano il prossimo passo per una maggiore integrazione”.
Barroso ha annunciato che l’esecutivo comunitario nelle prossime settimane presentera’ una serie di opzione per gli eurobond indicando che alcune di queste “potranno essere realizzate anche senza modifiche ai trattati. Una versione piu’ ambiziosa degli Eurobond richiederebbe invece interventi sui trattati”.
Il presidente della Commissione ha sottolineato inoltre che “una volta che l’eurozona si sara’ dotata degli strumenti per garantire integrazione e disciplina, l’emissione di debito comune sara’ un passaggio naturale e vantaggioso per tutti”.
Barrosso ha anche aggiunto che la crisi del debito è “la più grande sfida della storia” dell’Unione europea. “Oggi siamo di fronte alla più grande sfida che abbia conosciuto la nostra Unione in tutta la sua storia”, ha dichiarato ritenendo non soltanto “possibile”, ma anche “necessario” risolvere la crisi “finanziaria, economico e sociale” che attraversa attualmente il Vecchio Continente.
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“La Grecia è e resterà un membro della zona euro”. Lo ha detto il presidente della Commissione europea nel ‘Discorso sullo Stato dell’Unioné davanti alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. La Commissione Ue ha adottato ufficialmente oggi la proposta per introdurre un sistema comune di tassazione sulle transazioni finanziarie.
Lo ha annunciato il presidente dell’esecutivo Ue, José Manuel Barroso, specificando che il sistema, se adottato dal 2014, potrà dare un gettito annuo di 55 miliardi. L’Unione europea deve modificare i Trattati per andare oltre la regola dell’unanimità. “Il passo non può essere dettato dal più lento”, ha specificato.
“Serve una tassa unica Ue sul risparmio”. Lo ha detto il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso annunciando che chiederà al Consiglio un mandato per negoziare un nuovo sistema di fiscalità sul risparmio che rafforzi il mercato unico.
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Bruxelles – La Commissione Ue ha trovato un’intesa sulla proposta di direttiva per introdurre un sistema comune per la tassazione delle transazioni finanziarie, quella volgarmente riassunta come Tobin tax, a partire dal 2014. Il varo formale dovrebbe avvenire domani in concomitanza con il discorso sullo stato dell’Unione che il presidente Josè Manuel Barroso terrà davanti all’Europarlamento in seduta plenaria.
La Commissione Ue sembra dunque intenzionata ad andare avanti, nonostante le obiezioni all’interno della stessa Unione (Regno Unito e Olanda sono esplicitamente contrari) e dei partner internazionali, in particolare gli Stati Uniti. Secondo quanto si apprende a Bruxelles, infatti, domani Barroso delineerà la proposta europea, rilanciata il mese scorso da Francia e Germania e di cui si è discusso oggi durante la riunione settimanale del collegio dei commissari, a Strasburgo. L’obiettivo sarebbe quello di ottenere attraverso la tassa un contributo dal settore finanziario compreso fra i 30 e i 50 miliardi all’anno, a partire dal 2014.
La proposta Ue, a quanto anticipa l’agenzia Radicor, escluderebbe dalla Tobin tax le transazioni finanziarie sul mercato primario, cioè l’emissione, l’attribuzione o la sottoscrizione di azioni di società, obbligazioni e altri titoli di credito compresi i certificati di deposito relativi a tali titoli, nonché le transazioni spot sulle valute e quelle “fisiche” sulle materie prime.
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