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Ue: Sviluppo rurale, si punta sull’ambiente

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L’ufficio di Bruxelles della Camera di commercio di Napoli segnala la politica dell’Unione europea a favore dello sviluppo rurale.

Il 90 per cento del territorio comunitario è costituito da aree rurali, che ospitano circa la metà della popolazione europea e che, pur avendo un grande potenziale di crescita derivante sia dalle attività agricole che da quelle turistiche, rimangono in condizioni di svantaggio rispetto alle aree urbane. Il problema maggiore che le aree rurali devono affrontare è quello della mancanza di posti di lavoro, che conduce, spesso, i giovani, ad abbandonare queste zone, e il loro immenso potenziale, per trasferirsi nelle città. Le zone rurali, specialmente quelle posizionate geograficamente ai margini dell’Ue, risentono anche di altri problemi, quali, salari esigui, un settore terziario poco sviluppato, scarse competenze e mancanza di capitale umano, che sono la causa principale della mancanza d’opportunità per le donne e i giovani e dell’impossibilità di ristrutturare e modernizzare il settore agricolo e rilanciare queste zone verso l’industria del turismo. L’Europa, per il periodo 2007-2013, ha previsto l’attuazione di una serie d’azioni che mirano al rilancio delle aree rurali. La futura politica per lo sviluppo rurale s’incentra, precisamente, su tre aree principali: l’economia della produzione agroalimentare; l’ambiente; l’economia rurale e la popolazione nelle zone rurali. La nuova generazione di programmi a sostegno dello sviluppo rurale sarà imperniata intorno a quattro assi: il miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale, il miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale, la qualità della vita nelle zone rurali, la diversificazione dell’economia rurale, e le azioni ispirate ai precedenti programmi Leader. Nello specifico, il Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), dotato di oltre 88 milioni di euro, servirà a supportare azioni tese ad accrescere la competitività del settore agricolo e forestale sostenendone la ristrutturazione, lo sviluppo e l’innovazione, a valorizzare l’ambiente e lo spazio naturale sostenendo la gestione del territorio, a migliorare la qualità di vita nelle zone rurali e a promuovere la diversificazione delle attività economiche. La Commissione, attraverso il Feasr, intende, altresì, finanziare l’implementazione di misure tese a promuovere la conoscenza e lo sviluppo del potenziale umano, a ristrutturare il capitale fisico e sviluppare l’innovazione, migliorare la qualità della produzione e dei prodotti agricoli, e infine ad attuare misure transitorie per il sostegno delle aziende agricole e delle associazioni di produttori nei nuovi Stati membri.