I ministri della pesca europei formalizzano all’unanimità, al termine di due giorni e una notte di negoziati, la richiesta del ministro italiano per la pesca, Paolo De Castro, di rinviare l’adozione delle contestate raccomandazioni sulle misure restrittive per la pesca del tonno nell’Atlantico e nel Mediterraneo messe a punto in novembre a Dubrovinik. Saranno decise entro il prossimo giugno quando l’accordo entrerà in vigore. In questo modo, le misure tecniche di limitazione dell’attività e dei quantitativi di pesca del tonno rosso previste dalla raccomandazioni della Commissione internazionale per la conservazione dei tonni (Iccat) non sono più di immediata applicazione come chiedeva la Commissione Ue. Le misure sono infatti contestate dai tonnieri europei del Mediterraneo, che le definiscono ingiustificate e discriminatorie in quanto non uguali per tutti. Il rinvio della decisione permetterà di rilanciare il dibattito nella prossima riunione dell’Iccat in programma a fine gennaio a Tokyo. In quell’occasione De Castro auspica mettere in cantiere una riunione più agguerrita che mai per correggere il tiro a una intesa che non piace all’Italia. Interrogato al termine del Consiglio Ue, il commissario europeo alla Pesca, Joe Borg, precisa che “a Tokyo si dovrà in primo luogo fissare la quota di pescato di tonno rosso che sarà attribuita alla Comunità. Al riguardo – prosegue – la Commissione europea sosterrà che se c’è una riduzione sulla quota totale la parte dell’Ue deve essere ridotta in modo proporzionale. La quota comunitaria verrà poi distribuita tra i Paesi membri. Quanto alle misure tecniche sul tonno rosso decise a Dubrovnik – aggiunge Borg – dovranno essere adottate in un regolamento Ue e tutti gli Stati membri avranno l’opportunità di discuterne in sede di Consiglio di ministri: prima probabilmente di marzo per adottare le misure provvisorie e poi a giugno per prendere quelle definitive tenendo conto del parere del Parlamento Ue”. In attesa di fissare le quote definitive di tonno per il 2007 il Consiglio Ue ieri introduce quote provvisorie pari al 50 per cento di quelle fissate lo scorso anno: per Italia 2.440 tonnellate, Francia 3.091, Spagna 3.133, Portogallo 295, Grecia 161,5, Malta 172,8 e Cipro 74,4. Inoltre, in attesa dell entrata in vigore della nuova normativa sul Mediterraneo, sono prorogate dal prossimo 1° gennaio le autorizzazioni per alcune attività di pesca speciali tipicamente italiane, come il bianchetto e il rossetto. Il lungo negoziato sulla pesca è determinato dalle difficoltà per i ministri di raggiungere un accordo sulla riduzione dei quantitativi massimi di pescato per il 2007 nelle acque del Nord Europa e nell’Atlantico, considerando il forte declino di numerosi stock ittici.
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