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UE, E’ SCONTRO APERTO TRA COMMISSIONE E MINISTRI

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BRUXELLES – L’Ecofin si scontra con la Commissione europea. Il consiglio dei ministri economici dell’Unione ha adottato la conclusione dell’Eurogruppo che sospende la procedura per deficit eccessivo nei confronti di Francia e Germania. Questo significa che non sono state tenute in considerazione le raccomandazioni della Commissione nei confronti dei due Paesi per tenere sotto controllo i conti pubblici e applicare correttivi per mantenersi all’interno del patto di stabilità e di crescita.

E’ una spaccatura drammatica tra due istituzioni cardine dell’Unione Europea e tra due gruppi di Stati membri, rigorosi difensori del patto da un lato contro Francia, Germania e Italia. Il messaggio che ha diramato la Commissione è emblematico. Si rammarica “profondamente che il Consiglio non abbia seguito lo spirito e le regole del Trattato e del Patto di stabilità e di crescita che sono state approvate all’unanimità dal tutti gli Stati membri. Solo un sistema basato sulle regole può garantire che gli impegni siano messi in pratica e che tutti gli Stati membri siano trattati in modo uguale”.

“La Commissione – conclude la nota – continuerà ad applicare il Trattato e si riserva il diritto di esaminare le implicazioni delle conclusioni del Consiglio e di decidere possibili successive azioni”.

Francia e Germania, che hanno sforato per la terza volta il tetto del 3% tra deficit e Pil, portano a casa una vittoria alla quale ha contribuito Giulio Tremonti. E’ stato il ministro dell’Economia italiano questa notte, dopo nove ore di scontro tra i ministri e il commissario europeo Pedro Solbes, a proporre una soluzione alternativa a quella raccomandata da Bruxelles che risponde alle esigenze di Francia e Germania, ma dà un colpo alla credibilità dell’Unione nel suo complesso.
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La soluzione, approvata a maggioranza qualificata nella notte, con il voto contrario di quattro paesi (Olanda, Austria, Finlandia e Spagna), è passata anche alla riunione dell’Ecofin nonostante l’opposizione fermissima di Solbes che ha ripetuto che la decisione notturna non aveva base legale. “Siamo profondamente rammaricati – ha detto il commissario europeo – perché la soluzione adottata dal Consiglio non segue le regole stabilite dal Patto, mentre solo l’applicazione delle regole può garantire un uguale trattamento degli Stati membri. La Commissione valuterà le conclusioni e deciderà eventuali azioni future”. Posizione ribadita in seguito con la nota ufficiale della Commissione.

“E’ una soluzione coerente con la cornice del Trattato e del Patto e ci sembra costituisca una soluzione tecnica politica positiva e coerente con i criteri di funzionamento del Patto”, aveva sostenuto invece Tremonti presentando la sua proposta.

E mentre si leva il coro di indignazione del fronte del no con il ministro olandese Gerrit Zalm che parla di patto di stabilità “messo da parte” è soddisfatto il ministro delle Finanze tedesco Hans Eichel: “Sono felice che sia stato possibile trovare una soluzione ragionevole sulla base e nello spirito del patto di stabilità e crescita”. E il suo omologo francese Francis Mer aggiunge: “Noi non mettiamo in dubbio il patto di stabilità e ne rispettiamo lo spirito”. La decisione, ha aggiunto lo “arricchisce”.

Ma questa operazione condotta dal ministro italiano pone di nuovo sotto i riflettori le frizioni tra la Commissione presieduta da Romano Prodi e la Presidenza Ue di Silvio Berlusconi. Alcune fonti della presidenza hanno subito definito “eccessiva” la reazione di Bruxelles nei confronti della decisione dell’Ecofin.

Alla notizia della decisione, le piazze finanziarie europee sono tornate in attivo: il parigino Cac in progresso dello 0,62%, il Dax di Francoforte in crescita dello 0,45%, Londra a +0,31%, Milano a +0,28%, Madrid a +0,08%, Zurigo a +0,58%.

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