(Teleborsa) – “Benché nel complesso le prospettive di crescita a breve termine restino modeste, rispetto alle previsioni d’autunno si prevede un lieve miglioramento”. Lo dichiara la Commissione Europea, nelle sue previsioni di primavera, sottolineando che “ciò è dovuto alla più forte ripresa dell’attività e degli scambi a livello globale osservata all’inizio dell’anno, nonché a migliori prospettive esterne. Successivamente, l’economia dell’UE dovrà affrontare venti contrari su più fronti, che freneranno la domanda. Il profilo di questa ripresa sarà probabilmente condizionato, in una certa misura, da diversi fattori temporanei, legati alle condizioni climatiche, cicliche o politiche”. “La crescita del PIL, si legge nel rapporto, diventerà più stabile non prima della fine del 2010, una volta che gli effetti di questi fattori saranno scomparsi. Ciò dipende dal livello ancora molto basso di utilizzo delle capacità, dalla riduzione dell’effetto leva, dalla maggiore avversione al rischio — che frena gli investimenti — e dalla crescita modesta dei consumi privati. La crescita dei consumi è ostacolata anche dalla crescita debole dei salari e dell’occupazione, e in molti paesi anche dalla correzione subita dal mercato immobiliare.