
Milano – Crollano le stime dell’Unione europea sul Pil italiano e la borsa di Milano, che era riuscita a mantenersi in territorio positivo, paga dazio archiviando le contrattazioni in territorio negativo. Il Ftse Mib capitola -1,48% sotto quota 16.400. D’altronde la revisione al ribasso è davvero pesante.
Contrastati gli altri listini: Londra +0,35%, Francoforte -0,63%, piatta Parigi +0,01%, l’indice di riferimento Eurostoxx chiude a -0,46%. Milano e Madrid si confermano le piazze peggiori del continente.
Per l’intero 2011, l’Ue ha ridotto l’outlook da +0,5% a +0,2%, mentre per l’anno in corso il downgrade porta le previsioni sul Pil italiano da -0,1% a -1,3%. Ecco i numeri su quanto faranno i singoli paesi e l’Eurozona nel suo complesso.
Si spegne dunque del tutto l’entusiasmo -comunque flebile – delle piazze finanziarie europee per la pubblicazione dell’Ifo tedesco – l’indice che misura la fiducia delle imprese tedesche – che è salito per il quarto mese consecutivo a febbraio, attestandosi al massimo da luglio. Di fatto, il dato è balzato a 109,6 punti dai 108,3 punti di gennaio.
In ambito di mercato dei titoli di stato, lo spread tra Italia e Germania a dieci anni riduce i guadagni con +0,24% attestandosi a quota 363 punti base, a fronte di rendimenti decennali che avanzano anch’essi +0,18%, al 5,52%.
Focus sul fronte valutario e in particolare sull’euro che riesce a riconquistare nel finale quota $1,33. Al momento il rapporto eur/usd è +0,48% a $1,3308. Circolano indiscrezioni secondo cui una grande banca Usa starebbe facendo incetta di euro. La moneta unica è +0,36%, a JPY 106,67, mentre il rapporto dollaro/yen è in calo -0,10% a 80,15, vicino comunque ai massimi degli ultimi sei mesi, oltre quota 80.
Tra gli altri market mover, i risultati di bilancio di Commerzbank, RBS e Credite Agricole, che hanno confermato il forte impatto esercitato dalla svalutazione dei titoli ellenici detenuti in portafoglio.
Sul Ftse Mib, a essere più colpiti sono i titoli bancari. Banco Popolare -3,34%, Banca Mps -3,16%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna -3,94%, BPM -3,92%, Intesa SanPaolo -2,50%, Ubi Banca -4,59% e Unicredit -5,61%. Giù anche Mediobanca -2,73%. Tra i titoli di altri settori Mediaset -3,60%, A2A -1,95%, Fiat -4,59% e Fiat Industrial -2,79%.
Le quotazioni del petrolio tornano a perdere terreno, con i futures sul greggio scambiati a New York -0,27%, a $105,99 al barile, mentre le quotazioni dell’oro +0,65%, a 1.782,90 l’oncia. Da segnalare comunque le attese rialziste degli analisti riguardo all’oro nero. Una importante banca d’affari prevede un rally dell’oro nero fino al 2014.