Roma – I governi europei avrebbero deciso di aumentare i finanziamenti pro-Europa, dunque il “firewall” fino a 940 miliardi di euro. E’ quanto riporta Bloomberg, citando come fonte una bozza scritta dai ministri delle finanze.
In realtà arrivano già le prime precisazioni tedesche, con il ministro delle finanze Wolfgang Schauble che mette i puntini sulle “i”: “è la riduzione del debito, non la dimensione della potenza di fuoco, che è decisiva (per risolvere la crisi dei debiti).
Detto questo, secondo la bozza, i ministri delle finanze avrebbero davvero intenzione di accogliere in qualche modo l’appello dell’Ocse? Oltre a chiedere che la Bce faccia di più, il numero uno dell’associazione Angel Gurria ha affermato che per arginare una crisi che potrebbe contagiare il mondo intero, l’Ue dovrebbe dar vita a un “firewall” di 1.000 miliardi di euro.
In ogni caso, l’aumento della potenza di fuoco, precisa Bloomberg, sarebbe di un anno, dunque transitorio. Attesa per la giornaya di domani quando, in occasione di un meeting che si svolgerà a Copenhagen, i ministri finanziari dell’Eurozona potrebbero decidere di unire le risorse a disposizione del fondo permanente ESM, pari a 500 miliardi di euro, a quelle del fondo transitorio EFSF, pari a 200 miliardi di euro.
La decisione arriva dopo che la stessa cancelliera tedesca Angela Merkel ha avvertito questa settimana sulla fragilità della Spagna e del Portogallo.
GUARDA IL VIDEO. Parla Paul Shutes, gestore di portafoglio presso JP Morgan Asset Management, sull’outlook della crisi dei debiti sovrani, la crescita della Cina e le implicazioni per i titoli azionari dell’Eurozona.