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Udine sbotta contro i telefonini e pensa a creare zone “cell free”

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MILANO – Vietati, come le sigarette. Troppi squilli, troppe disattenzioni e fanno pure male alla salute. Allora ecco l’idea: zone «cell free» (libere dai cellulari) in tutta la città. È la proposta del comune di Udine, che ha da poco lanciato il progetto a cui hanno aderito già 16 attività commerciali. In tutta la città ci saranno bar, ristoranti, hotel, dove gli smartphone andranno tenuti spenti o in modalità silenziosa. Ma non solo.

LA GIUNTA – «In giunta – ammette il sindaco di Udine Furio Honsell – sono state più le volte in cui ho usato il campanello a causa dei cellulari che a causa delle discussioni. Tutti a smanettare su Twitter, Facebook, gli sms. Poi è arrivata la proposta da parte del nostro consigliere comunale che ho accolto con molto entusiasmo». Si tratta di Mario Canciani, allergo pneumologo e pediatra e membro fondatore dell’Ace, associazione contro l’elettrosmog. È stato lui a lanciare la campagna dal titolo «Liberi dal cellulare – Liberi di parlare».

LA CAMPAGNA – Sebbene infatti gli studi sui danni prodotti dalle onde elettromagnetiche debbano ancora essere approfonditi, sempre di più si punta il dito sull’impatto del telefonino sul cervello, sottolineando la necessità di avere prudenza per evitare l’insorgere di malattie.

«Ecco perché – spiega Canciani – è importante seguire alcune regole che tutelino dai rischi legati all’uso del telefonino proteggendo il più possibile bambini e ragazzi. La nostra, tra l’altro, mi risulta essere la prima iniziativa organica di questo tipo in Italia e in Europa».

LOCALI – Bar, ristoranti, alberghi e locali pubblici di Udine «cell-free», potranno esporre la scritta-simbolo «Locale libero da cellulare» predisposta dai promotori dell’iniziativa, chiedendo così ai propri clienti di tenere il telefonino spento o in modalità “silenziosa” in una determinata sala o in tutto l’esercizio. Idem per la giunta comunale, dove il sindaco ha chiesto ai membri dell’amministrazione di adeguarsi all’iniziativa promossa insieme alla Confindustria, la Confcommercio e l’associazione albergatori della città.

IL PRECEDENTE – Un po’ sullo stile di Trenitalia che ha da poco lanciato carrozze-relax dove il silenzio è d’obbligo. «Non vogliamo passare per tecnofobi – ci tiene a precisare il primo cittadino che è anche professore di informatica all’Università di Udine – vogliamo solo salvaguardare i diritti di tutti e rendere la gente più consapevole: l’uso dei telefonini va bene, per carità, ma ci vuole moderazione e rispetto nei confronti delle persone che ci siedono accanto». Come dargli torto?

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