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UBS, Ermotti dopo la perdita di 2,3 miliardi: «una banca esente da rischi non esiste»

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BERNA – Con la sua nuova strategia, UBS si ritrova «in una posizione di forza». È quanto ha affermato oggi il presidente della direzione della grande banca, Sergio Ermotti, in un’intervista al domenicale «NZZ am Sonntag». In futuro, l’istituto di credito elvetico vuole offrire ai suoi azionisti una buona rendita con minori rischi. UBS deve prendere in considerazione il mutato contesto del mercato e la nuova regolamentazione “Basilea 3”. Con le nuove regole, molte attività non saranno più redditizie, ha precisato Ermotti facendo riferimento all’Investment banking. «Anche le persone, che finora non hanno voluto ammetterlo, dovranno adeguarsi», ha aggiunto il nuovo CEO di UBS. Ermotti prevede che il nuovo regolamento sarà introdotto pure negli Stati Uniti, ma più tardi rispetto all’Europa.

UBS intende pure rafforzare il controllo dei rischi. Dopo lo scandalo speculativo di Londra, in cui un trader aveva provocato una perdita di 2,3 miliardi di franchi e obbligato Oswald Grübel a dimettersi, la grande banca ha preso severi provvedimenti. Tuttavia, «una banca esente da rischi non esiste», ha ammesso Ermotti, per il quale con 65.000 collaboratori l’istituto avrà «sempre qui o là alcuni casi del genere». UBS deve invece «controllare sufficientemente tali rischi affinché i loro effetti, finanziari e di reputazione, restino in un ambito accettabile», ha aggiunto il ticinese.