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UBS annuncia 10.000 licenziamenti e abbandona attività più rischiose

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New York – UBS, prima banca svizzera, ha annunciato licenziamenti di 10.000 dipendenti nel mondo entro il 2015, nell’ambito di un piano di ristrutturazione della divisione banca d’affari, in evidente fase di difficoltà.

L’istituto di Zurigo ha come obiettivo anche il ritiro dalle attività reputate troppo rischiose. Obiettivo: risparmiare 3,4 miliardi di franchi svizzeri (l’euivalente di 3,6 miliardi di dollari) entro la fine del 2015 e ridurre il personale a 54.000 unità circa, stando a quanto riporta un articolo di Bloomberg.

La banca prevede di raggiungere un target di redditività, precisamente il ritorno sull’equity (ROE), al 15%, a partire dal 2015, contro la precedente forchetta compresa tra 12-17%.

Ieri il titolo ha messo a segno un rally sulla scia appunto di indiscrezioni secondo cui l’istituto avrebbe deciso di optare per uno spin off e di ridurre anche le proprie operazioni legate alla divisione di reddito fisso, tagliando i propri asset di rischio di 100 miliardi di franchi svizzeri, stando a quanto riportato da una fonte.

Le quotazioni della banca sono in crescita +17% nel 2012, rispetto al +15% dell’indice Bloomberg Europe Banks and Financial Services Index, che include in tutto 38 società attive nel settore bancario-finanziario.