(Teleborsa) – Nel 2009 la quota di quanti viaggiano in un trimestre è scesa, in media, al 27,9% dal 30,4% del 2008. Al Nord e al Centro le quote del 2009 sono state, rispettivamente, il 32,1% e il 31,6% dei residenti, mentre nel Mezzogiorno soltanto il 20,2% ha effettuato un viaggio in media in un trimestre. Rispetto al 2008, solamente nei periodi aprile-giugno e luglio-settembre questa quota si mantiene sostanzialmente stabile, mentre negli altri periodi dell’anno si riscontrano diminuzioni consistenti. Nel trimestre gennaio-marzo la quota di turisti passa dal 24,1% del 2008 al 18,8% del 2009 e nel trimestre ottobre-dicembre, periodo in cui si rileva la minore quota di viaggiatori, scende dal 22,2 % del 2008 al 17,7% del 2009. In linea con la flessione del numero di vacanze riscontrata nel primo e quarto trimestre dell’anno, negli stessi periodi si osserva una riduzione del numero di turisti per viaggi di vacanza: nel primo trimestre dal 22,2% del 2008 al 16,9% del 2009, nel quarto trimestre dal 19,8% del 2008 al 15,9% del 2009. Questa riduzione interessa sia chi trascorre vacanze brevi sia chi trascorre vacanze più lunghe (Tavola 5). Nel trimestre ottobre-dicembre, inoltre, si osserva una riduzione della quota di persone che viaggia per lavoro (da 4,1% del 2008 a 2,9% del 2009). Nel 2009, pur essendo diminuito il numero medio di viaggi pro-capite dei residenti (da 2,1 nel 2008 a 1,9 viaggi per persona nel 2009), si mantengono le differenze nella propensione a viaggiare tra quanti vivono al Centro-Nord e chi vive nel Mezzogiorno, dove si registra la diminuzione maggiore di viaggiatori (dal 23,6% nel 2008 al 20,2% nel 2009). I viaggi medi pro-capite del Nord e del Centro sono rispettivamente 2,3 e 2,1, contro 1,3 viaggi dei residenti nel Mezzogiorno (Tavola 7). Il Nord, inoltre, produce nel complesso la maggior quota di movimenti turistici (54,5% dei viaggi) e, al contempo, attrae il maggior numero di viaggi (46,7%).
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