Economia

Turismo: Istat, in diminuzione il numero dei viaggi nel 2009 (2)

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(Teleborsa) – La tendenza alla crescita del numero di vacanze brevi, osservata negli ultimi anni e particolarmente rilevante nel 2008, si è interrotta nel 2009, anno per il quale si manifesta una consistente diminuzione del numero di viaggi di questo tipo (-11,6%), passato da 55 milioni e 919 mila a 49 milioni e 417 mila. Tale andamento influisce in modo determinante nella diminuzione del numero complessivo dei viaggi nell’anno (-8%). Il numero delle vacanze lunghe e il relativo numero di pernottamenti sono invece pressoché stabili. Una sostanziale stabilità si osserva anche rispetto ai viaggi e ai pernottamenti per motivi di lavoro. Nonostante la diminuzione del numero di viaggi di vacanza breve, il rapporto tra il numero di vacanze brevi e lunghe evidenzia, ancora nel 2009, il primato dei soggiorni di più breve durata: il 43,7% dei viaggi si effettua per trascorrere vacanze brevi, il 42,9% per vacanze lunghe. Tra le vacanze lunghe continuano ad avere maggiore incidenza i soggiorni di durata compresa tra 4 e 7 notti (57%) rispetto a quelli più lunghi (43% sono quelli di oltre 7 notti). La rilevanza delle vacanze di 4-7 notti sul totale delle vacanze lunghe aumenta rispetto al 2008 (57% nel 2009 rispetto a 55,6% del 2008), mentre si riduce quella delle vacanze di durata superiore. Rispetto alle diverse tipologie di viaggio, si registra una sostanziale stabilità relativamente alle durate medie dei soggiorni: 6,3 notti in media per i viaggi di vacanza e 3,7 notti in media per i viaggi di lavoro. La complessiva diminuzione dei movimenti turistici con pernottamento che si registra nel 2009 si concentra nel trimestre invernale (gennaio-marzo) e in quello autunnale (ottobre-dicembre). Rispetto allo stesso periodo del 2008, il primo trimestre dell’anno registra una flessione sia delle vacanze brevi (-18,2%) sia di quelle lunghe (-25,8%), per una diminuzione complessiva del 21,1% (da 20 milioni e 560 mila del 2008 a 16 milioni e 224 mila nel 2009); tale riduzione determina una flessione del 19,1% rispetto al totale dei viaggi (per vacanza e per lavoro) del trimestre. Analogo andamento si verifica per i pernottamenti del primo trimestre, rispetto ai quali si registra una diminuzione sia per la categoria delle vacanze brevi (-21,3%), sia per quella delle vacanze lunghe (-18,8%), con ripercussioni anche sul totale dei pernottamenti effettuati in occasione di viaggi di vacanza (-19,5%), nonché sul totale dei pernottamenti del trimestre (-20,4%). (Segue)