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TROPPI SALVATAGGI, TASSI USA IN RIALZO

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(WSI) – In area Euro oggi è attesa la produzione industriale di maggio per la quale, considerato il calo delle principali economie, non è escluso un forte rallentamento. In settimana avremo l’indice Zew di luglio ed i prezzi al consumo finali del mese di giugno. Negli Usa attese le trimestrali di Merrill Lynch e Citigroup oltre al discorso di Bernanke davanti al Congresso.

Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti portando lo spread sul 2-10 anni in positivo. A condizionare i mercati obbligazionari sono state le notizie relative ad un possibile salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac ed i timori inflattivi soprattutto dopo il rialzo del prezzo del petrolio ed i dati sull’inflazione spagnola che hanno confermato un rialzo superiore al 5%a giugno.

Intanto Bini Smaghi, commentando il rialzo dei tassi effettuato dalla Bce, ha indicato che la manovra ha già avuto i suoi effetti sul mercato ed eviterà all’istituto un rialzo più consistente in futuro. A dominare i mercati oggi sarà soprattutto il piano di salvataggio del governo delle due agenzie Usa. Sul decennale il supporto si colloca a 4,36% mentre la resistenza a 4,54%.

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Negli Usa tassi in marcato rialzo sia venerdì sia questa mattina, dopo l’acuirsi della crisi delle due agenzie sui mutui Fannie Mae e Freddie Mac. Nel corso del week end sono stati adottati alcuni provvedimenti di urgenza a tal proposito. Il ministro del Tesoro Paulson ha esplicitamente richiesto l’autorizzazione al Congresso per poter consentire al governo di: 1) acquistare quote illimitate di azioni delle due GSE; 2) dare fondi in prestito alle stesse.

Allo stesso tempo la Fed, in una riunione straordinaria la scorsa domenica, ha deciso di consentire l’accesso diretto ai fondi della banca centrale a titolo di prestito collateralizzato. Durante il fine settimana inoltre si è assistito al fallimento di Indymac, una cassa di risparmio avente sede in California (ossia una degli stati dove è stato più forte il calo dei prezzi immobiliari) con attivo di bilancio di circa 32Mld$ e depositi per 19Mld$, attiva nel settore dei mutui e fondata nel 1985 dagli stessi fondatori di Countrywide, il principale operatore nel comparto dei subprime.

E’ così intervenuto il fondo di tutela dei depositi Usa, il c.d. FDIC, che garantisce depositi fino a 100.000$ e che nel caso in esame ha dichiarato che impiegherà tra 4 ed 8Mld$ dei 53 Mld$ a sua disposizione. Si tratta del terzo fallimento in ordine di grandezza dalla crisi delle “savings and loans” della metà degli anni ’80. Il salvataggio del Tesoro offerto alle due GSE aumenta la possibilità che il tesoro Usa debba procedere ad un aumento delle emissioni di debito, aumentandone pertanto la rischiosità agli occhi degli investitori.

In tale ottica si piega il sensibile rialzo dei tassi dei titoli di stato Usa ed il restringimento dello spread sul decennale vs. titoli europei, un trend che potrebbe continuare nei prossimi giorni se la crisi finanziaria si amplierà ulteriormente. Per oggi la resistenza sul decennale si colloca a 4,02%.

Valute: Dollaro in deprezzamento lo scorso venerdì vs. Euro fino a 1,5943. L’allargamento della crisi finanziaria dopo le tensioni sulle due GSE, ha comportato una forte penalizzazione per il biglietto verde. Nel frattempo, per la prima volta dall’introduzione dell’Euro, Bill Gross, il celebre gestore di Pimco, si è espresso a favore di un recupero del biglietto verde in previsione di un rallentamento più marcato dell’economia dell’area Euro. La percezione della maggiore rischiosità dei Treasury Usa, potrebbe però nel breve pesare ancora sul biglietto verde.

Per oggi resistenza a quota 1,5980. Nuovo minimo dello Yen verso Euro durante la notte nonostante il calo del listino azionario giapponese. La resistenza psicologica si colloca in prossimità di 170. Secondo il Cftc gli speculatori la scorsa settimana avevano posizioni lunghe in Yen lievemente rialziste. Nuovo record dello Yuan cinese vs Dollaro. Nel corso della notte la Cina ha dichiarato che le riserve valutarie hanno toccato a giugno il record di 1.810Mld$, +36% a/a.

Materie prime: lo scorso venerdì la debolezza del Dollaro ha favorito il comparto con la maggioranza delle commodity in territorio positivo ad eccezione di piombo (-1%), nichel (-1,4%) e gas naturale (-3,2%). In rialzo il greggio Wti che ha messo a segno un nuovo record storico oltre i 147$/barile su timori di attacco all’Iran da parte di Israele. Nuovo record anche per la benzina Usa. Il rialzo dei carburanti ha favorito lo zucchero (+2,8%) utilizzato nella produzione di etanolo.

La debolezza del Dollaro e le tensioni in Medio Oriente unite ai cali dei listini azionari hanno favorito i metalli preziosi con l’oro che ha guadagnato il 2% e l’argento il 2,7%. Infine buon andamento anche per gli agricoli guidati dal grano (+1,5%) nonostante la revisione al rialzo delle stime delle scorte globali per il prossimo anno.

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