Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva sia governativa sia swap. Tra i periferici continua il rialzo dello spread portoghese che ha toccato un nuovo massimo, mentre si registrano cali per gli altri paesi periferici. Sul monetario l’Euribor 3m è stato fissato a 1,255%, massimo da metà giugno 2009. Moody’s ha ridotto il rating del Portogallo a Baa1 da A3, mantenendolo sotto osservazione per ulteriori riduzioni.
Secondo l’agenzia, le future decisioni dipenderanno dalla capacità del paese di assicurarsi finanziamenti di medio termine, questione che dovrebbe essere affrontata dal nuovo governo che si insedierà dopo le elezioni del 5 giugno. Trichet in un intervento a Bruxelles ha dichiarato che per i governi dell’area è essenziale implementare piani di consolidamento dei conti pubblici, altrimenti rischiano un aumento del debito pubblico e privato ed una perdita di competitività. La Bce ieri ha comunicato che la scorsa settimana non sono stati acquistati bond governativi e pertanto oggi saranno drenati 77 Mld€. Sul fronte governativo oggi in Austria saranno emessi bond 2022 e 2017 fino a 1,5 Mld€. Un test per il mercato si terrà però domani con l’emissione di bills portoghesi fino a 1 Mld€ e giovedì col nuovo titolo spagnolo a tre anni.
Negli Usa tassi di mercato in calo a fronte della continuazione del rialzo dei listini azionari, dove l’indice Dow Jones ha raggiunto il livello massimo degli ultimi 34 mesi, in una giornata in cui al NYSE sono stati registrati i volumi più bassi dell’anno.
Ieri è arrivata la notizia dell’acquisizione di National Semiconductor da parte di Texas Instruments per circa 6,5Mld$. Nel frattempo, il rialzo del greggio e della benzina (negli Usa ai massimi da settembre 2008) ha contribuito alla crescita delle aspettative di inflazione misurate in via di approssimazione tramite le breakeven inflation che sul comparto biennale hanno segnato il nuovo massimo da luglio 2008, oltre il 2,5%.
Questa notte sono arrivate poi le parole di Bernanke secondo cui i rialzi delle materie prime potrebbero riflettersi in un rialzo temporaneo dell’inflazione. Ha poi aggiunto che la Fed “dovrà monitorare con estrema attenzione l’inflazione e le relative aspettative dal momento che, se le mie assunzioni si riveleranno errate, dovremo certamente rispondere ed assicurare il mantenimento della stabilità dei prezzi”. L’atteggiamento di Bernanke appare essere più aperto all’ipotesi di aumentare il focus sulla dinamica dei prezzi rispetto a qualche settimana fa. L’evoluzione delle variabili macro e di mercato sarà importante per la decisione in tema di QE. L’appuntamento del Fomc del 27 aprile aumenta sempre più di importanza. Nel frattempo segnaliamo che ieri Obama ha presentato ufficialmente la candidatura per le presidenziali del novembre 2012.
Valute: dollaro in recupero vs euro dopo le parole di Bernanke, rimanendo ancora nel trading range 1,4050-1,4250, destinato verosimilmente a permanere fino all’incontro Bce del prossimo giovedì. Dopo il lieve apprezzamento di lunedì, lo yen è tornato a deprezzarsi durante la notte. Verso euro la resistenza oggi passa da 120, con la successiva collocata a 121. Il supporto più vicino si colloca in prossimità di 119. Verso dollaro la resistenza oggi si colloca in area 84,40-70, il supporto ad 83. Stabile lo yuan cinese vs dollaro nel secondo giorno consecutivo di festività in Cina.
Materie Prime: prosegue la corsa del petrolio con il Brent (+2%) salito fino soglia 121$/barile. Se convertito in euro, il prezzo del petrolio il 9% circa al di sotto dei massimi storici raggiunti nel luglio 2008. Il Wti si colloca poco sopra i 108$. Il rialzo del greggio è frutto della continuazione delle tensioni in medio oriente, cui si stanno aggiungendo le incertezze in Nigeria in vista delle elezioni politiche e presidenziali. Vendite sul gas naturale (-1,7%). Andamento contrastato per i metalli industriali, positivi i preziosi. L’argento (+2%) è salito al nuovo massimo da 31 anni. Tra gli agricoli in rialzo grano (+4%) e mais (+3,3% sui massimi dal 2008), in calo caffè (-1,5%) e soia (-0,7%).
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