Milano – “Continuano i rischi al rialzo riguardo all’inflazione, mentre la crescita economica procede a un ritmo moderato”. Così ha detto il numero uno della Bce Jean Claude Trichet nella conferenza stampa successiva al rialzo dei tassi di 25 punti base, che ha portato i tassi di rifinanziamento europei a salire all’1,25%. Si è trattato del primo cambiamento dei tassi in due anni e del primo aumento in 32 mesi.
Rispondendo alle domande rivoltegli durante la conferenza stampa, Trichet ha precisato che la decisione di alzare i tassi è stata presa “all’unanimità” e “che nessuna decisione è stata presa sui prossimi rialzi”: questo, ha aggiunto, “non è il primo di una serie di rialzi dei tassi”.
Parlando del problema dell’inflazione, Trichet ha aggiunto che “resta l’incertezza sulla stabilità dei prezzi”. La crescita dei prezzi, insomma, “resta elevata” e che nel breve termine “i rischi sono al rialzo”; l’inflazione potrebbe dunque continuare a salire nel corso del 2011; e a tal proposito bisogna monitorare anche le tensioni geopolitiche”. Ancora, “gli effetti dell’inflazione sono presenti anche nella catena della produttività”. Continueremo, dunque, “a monitorare la situazione dei prezzi”. Inoltre, “la liquidità potrebbe far salire i prezzi delle commodity”.
Trichet ha parlato anche delle banche e ha invitato gli istituti di credito ad andare sul mercato per “aumentare i propri capitali” e “incrementare la liquidità al mercato”. Insomma, le banche devono evitare situazioni di rischio sui singoli paesi della zona euro.
Riguardo all’economia nel suo complesso, il problema rimane l’elevato tasso di disoccupazione.
Il numero uno della Bce ha invitato poi i singoli paesi ad avviare la strada delle “riforme fiscali: in particolare bisogna togliere la situazione di incertezza presente ora nei mercati e ricordare anche che le misure della Bce straordinarie sono temporanee”. Da parte della Bce, “ci sarà una maggiore sorveglianza”.
Sul Portogallo e sulla necessità di chiedere aiuti resa nota nella giornata di ieri, il presidente della Bce ha confermato che “molti paesi dell’Unione europea hanno elevati deficit di bilancio” e che anche se “dobbiamo aiutare i paesi in difficoltà, non possiamo salvarli all’infinito”.
Tornando al rialzo dei tassi di interesse annunciato oggi – e largamente scontato dai mercati – si tratta di una “misura che nel medio termine porterà vantaggi”.