(Teleborsa) – Si è svolta oggi a Roma la Conferenza italo-balcanica “Dall’Adriatico al Danubio”, incontro che rafforza la collaborazione tra Ferrovie italiane e balcaniche e sancisce un ulteriore riconoscimento delle competenze di FS a livello internazionale. Nel corso della conferenza, si legge in una nota, sono stati presentati i risultati del dossier tecnico-economico per l’adeguamento infrastrutturale e tecnologico del collegamento ferroviario fra Belgrado e Bar, elaborato da Italferr, e per la promozione delle infrastrutture trasportistiche fra il Mezzogiorno e l’area dei Balcani. All’incontro, oltre ai rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale e bancario italiano, hanno preso parte Milutin Mrkonjic, ministro delle Infrastrutture della Serbia, Adrija Lompar, ministro dei Trasporti, Affari Marittimi e Telecomunicazioni del Montenegro, Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Regionali, e Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. Lo studio tecnico-economico elaborato da Italferr con l’Institut CIP, società di ingegneria delle Ferrovie Serbe, e finanziato dal Governo italiano con fondi FAS nel quadro del “progetto pilota Mezzogiorno – Balcani”, riguarda l’ammodernamento delle opere civili e tecnologiche di oltre 450 km di linea ferroviaria, di cui 290 in Serbia e 165 in Montenegro. L’investimento complessivo stimato è di 340 milioni di euro. Il progetto prevede, in particolare, l’implementazione delle tecnologie di sicurezza, il ripristino a 100 km/h della velocità di tracciato (oggi mediamente di 40 km/h) e la valorizzazione delle opere d’arte di ingegneria ferroviaria presenti sul territorio, come il viadotto sul fiume Mala Rijeka, il più alto al mondo. La linea Belgrado – Bar, parte del più ampio corridoio trasportistico multimodale Bari – Belgrado – Timisoara, è il collegamento diretto tra i porti italiani del Sud Adriatico e l’Europa Sud Orientale. Realizzata negli anni ’70, la linea presenta oggi un avanzato stato di degrado e diverse restrizioni di circolazione sia per la scarsa manutenzione conseguente agli eventi bellici che hanno interessato i Paesi balcanici, sia per le caratteristiche morfologiche del territorio. La conclusione dello studio di fattibilità per la Belgrado – Bar segna un’ulteriore tappa dell’importante presenza specialistica di Italferr nei Paesi della ex-Jugoslavia. A settembre 2010 la Società di ingegneria del Gruppo FS si è aggiudicata, in Associazione Temporanea di Imprese con Tecnogamma del Gruppo MERMEC, la commessa per realizzare i sistemi informatici di gestione e manutenzione della rete ferroviaria serba. Precedentemente Italferr era stata impegnata, nel 2009, nello studio di fattibilità per l’ammodernamento dell’intera linea ferroviaria croata del Corridoio X Salisburgo – Belgrado – Salonicco, con connessioni verso Sofia e verso Budapest, e nell’assistenza alla Bosnia–Herzegovina per la riforma dei regolamenti ferroviari; nella realizzazione del Piano Nazionale dei Trasporti della Serbia (2008) e nella progettazione del nuovo ponte sul Danubio (2007). Nel corso della Conferenza, inoltre, i Ministri di Serbia e Montenegro hanno illustrato al mondo industriale e bancario italiano i piani di sviluppo delle infrastrutture trasportistiche dei due Paesi. Piani che prevedono investimenti per oltre 15 miliardi di euro per nuove opere: 5 miliardi di euro per il sistema ferroviario; 9 per quello stradale; 400 milioni di euro per il settore fluviale e 200 per il sistema aeroportuale. Attenzione particolare sarà riservata agli interventi ferroviari e stradali sull’asse Salisburgo – Belgrado – Salonicco (Corridoio X) e al potenziamento della navigabilità del Danubio (Corridoio VII).
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