Forex pagina 53
Nel secondo trimestre dell’anno dovremo fare i conti con la persistente debolezza delle materie prime (fino a quando il petrolio non dovesse tornare oltre quota 43.50 non vediamo possibilità di scenari strutturalmente rialzisti) e con l’andamento dei listini azionari sui quali notiamo due velocità di movimento. Sul fronte Usa, la ricerca di rendimenti offerti dall’azionario
Incidono le parole di Yellen e del numero uno della Fed di Chicago, Charles Evans.
Massima volatilità sia nel rapporto dollaro/sterlina che in quello euro/sterlina
Maggio potrebbe andare in archivio con il peggiore saldo mensile degli ultimi cinque anni per il dollaro statunitense. Lo scrive Finanza online, secondo cui la posizione accomodante della Federal Reserve, espressa nell’ultima riunione della Banca centrale americana mette in difficoltà l’euro nei confronti del dollaro. È una vittoria di Janet Yellen su Mario Draghi? Intanto
Movimenti strani e sospetti sui mercati. Il patto per evitare ulteriori turbolenze tra i Potenti del Pianeta.
Alla fine i fondamentali economici e monetari hanno prevalso e “il dollaro si è imbacato in un ridimensionamento che si protrarrà per più trimestri, correggendo il precedente eccesso di rialzo”. A dichiararlo sono gli analisti di UniCredit con un commento ai marcati movimenti sui cambi valutari innescati ieri dai segnali di moderazione lanciati dalla Federal
La banca centrale svizzera rimane chiaramente in posizione attendista e non prende l’iniziativa. Avendo ormai esaurito gli strumenti a disposizione nella “cassetta degli attrezzi” e non essendo intervenuta immediatamente a modificare le esenzioni sulle soglie di capitali depositate dalle banche presso di essa, sospettiamo fortemente che sarà proprio questa ritorsione la prossima misura di politica
Focus anche sulla reazione del mercato dei debiti sovrani. La nota dell’analista che è ottimista almeno sugli effetti sull’Italia.
Le paure che il Regno Unito abbandoni l’Unione Europea stanno facendo capitolare la divisa britannica sui mercati. La sterlina è scesa sotto 1,40 dollari per la prima volta dal 2009. La volatilità è ai massimi da quattro anni e mezzo. Secondo alcuni analisti in caso di Brexit potrebbe scendere anche fino ai livelli toccati nel
La Pboc, la banca centrale della Cina, ha rivisto al ribasso il tasso di cambio di riferimento per lo yuan dello 0,16% a 6.5237 per dollaro. La decisione, presa alle 9,15 di Hong Kong nella giornata di ieri ha avuto l’immediato effetto di deprezzare la divisa nazionale sullo yen giapponese, con i relativi effetti ribassisti