Società

Treasury: tracollo rendimenti, minimi storici. E maxi bolla prezzi

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Prosegue senza dare segni di inversione la discesa dei rendimenti dei titoli a breve termine. Dopo i dati deludenti sul mercato del lavoro il tasso sul Treasury a 5 anni e’ scivolato sui minimi record.

Il settore privato Usa ha inaspettatamente perso 39 mila posti in settembre, secondo i dati dell’ADP e un report di Challenger, Gray & Christmas ha evidenziato che le aziende hanno intenzione di ridurre il personale di altri 37151 posti. Questi dati hanno rafforzato la possibilita’ che la Federal Reserve metta a punto nuove misure di “quantitative easing”, e cioe’ atti straordinari per immettere liquidita’ nel sistema, acquistando asset di vario tipo sul mercato.

Leggere anche l’alert di WSI di qualche giorno fa: Alert: il titolo del Tesoro Usa a 2 anni sta per sfondare lo 0,4%

Il rendimento sul T-bond a 5 anni ha chiuso all’1.16% dopo essere sceso all’1.12% – minimo assoluto storico – gia’ prima del suono della campanella del New York Stock Exchange, subito dopo l’annuncio dei dati macro. Il rendimento sul decennale e’ sceso fino a quota 2.37% dopo aver chiuso a 2.48% martedi’. Il tasso sul trentennale ha toccato il 3.65%, in calo dal 3.75% della vigilia; nel frattempo quello sul 2 anni e’ sceso allo 0.39%, stando ai dati pubblicati da Bloomberg.

Nel frattempo sul valutario lo yen ha raggiunto i massimi di 15 anni sul dollaro, mentre l’euro ha testato i massimi di otto mesi sulla controparte americana.

Anche il due anni e’ sceso ai minimi record: con un calo di quattro punti base ha toccato quota 0.38%. Lo yield sul decennale e’ arrivato a perdere 12 punti base al 2.36%, che equivale ai livelli piu’ bassi da gennaio 2009, prima di e’ attestarsi in chiusura al 2.39%, sempre secondo Bloomberg.

La curva dei rendimenti si appiattisce sotto l’area 200. La differenza tra il tasso sul decennale e quello sul due anni ha raggiunto l’1.32%, il livello piu’ alto da quanto Bloomberg ha iniziato a raccogliere i dati, nel 1992. Gli investitori scommettono che quando agira’, la Fed si focalizzera’ sui titoli a breve.

Le voci che la banca centrale Usa interverra’ per rilanciare la ripresa economica attraverso l’utilizzo di misure di “quantitative easinge” si sono moltiplicate dopo il Giappone ha annunciato l’acquisto fino a $60 miliardi di asset (leggere: Ecco cosa nasconde la mossa della BoJ).

La settimana scorsa il presidente della Fed di New York William
Dudley, quello della Fed di Boston Eric Rosengren e il collega di Chicago Charles Evans, hanno accennato alla possibilita’ di nuove mosse da parte della banca centrael Usa. In particolare l’intervento di Dudley del primo ottobre, secondo gli analisti di Goldman Sachs, va interpretato come un “segnale molto evidente” delle intenzioni dell’istituto di far ripartire le operazioni di acquisto di asset gia’ dal prossima riunione di politica monetaria (2-3 novembre), data che coincide anche con le elezioni di Medio Termine.

Sullo stesso tema, leggere anche: Bond del Tesoro degli Stati Uniti: ecco la misura del grado di ansieta’ a Wall Street