Mercati

Treasuries: ci siamo. La bolla sta scoppiando

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

NEW YORK (WSI) – E’ dall’inizio del 2013 che l’avvertimento risuona nei corridoi delle sedi dell’alta finanza mondiale. Il mercato dei Treasury è ormai in una fase di bolla. Ora, tale fase sembra essere conclamata, come dimostrano i recenti sell off che stanno colpendo i titoli di stato americani. Non solo: la bolla speculativa sta per esplodere.

Gli stessi El Erian e Bill Gross, guru di Pimco avevano consigliato agli investitori di stare alla larga sia dai bond societari che dai Treasuries. Le ultime settimane hanno dato ragione al fondo obbligazionario numero uno al mondo.

Dopo il forte rally iniziato alla metà di marzo – condizionato anche dal timore in tutto il mondo di assistere ad altri prelievi forzosi, a seguito del caso Cipro, i Treasuries hanno praticamente azzerato quasi tutti i guadagni.

Il risultato è che i rendimenti si attestano al massimo in più di un anno. Poche ore fa i tassi sui Treasuries a 10 anni sono balzati al 2,23%.

Il dibattito è aperto e Goldman Sachs afferma che questa volta, il sell-off che ha preso di mira i bond Usa, “è reale”. Un altro fattore che sicuramente fa riflettere è il forte balzo dei volumi scambiati sul mercato. Ieri, i volumi di trading scambiati sul mercato dei futures del Chicago Mercantile Exchange hanno testato infatti il massimo di tutti i tempi.

“Il complesso dei Treasury del CME Group – si legge nella nota del CME – ha assistito a volumi record nella sessione di ieri riguardo ai futures sui titoli a 10 anni (4.216.687), ai futures e alle opzioni sui Treasuries a 5 anni (2.994.162) e ai futures e alle opzioni sui Treasuries a 2 anni (2.994.162).

Per avere un’idea del movimento dei Treasuries, indicativo è il grafico fornito da Global Financial Data, che mostra la performance dei rendimenti dei Treasuries decennali degli ultimi 222 anni, ovvero a partire dal 1791; nel grafico, si può individuare il rialzo dei tassi nell’ultimo anno, così come anche nel secondo grafico allegato. [ARTICLEIMAGE]