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Trasporti Milano: arriva gruppo straniero e biglietti si dimezzano

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Londra/Roma – In Italia anche quando e’ piu’ di una societa’ ad avere in mano un settore, la tendenza dei dirigenti e’ quella di mettersi d’accordo per creare un pluripolio alle spese dei consumatori. E’ il caso, ad esempio, degli operatori di telecomunicazioni tra cui non esiste una vera e propria concorrenza.

Ebbene, e’ dovuta intervenire una societa’ britannica, con sede a Londra e direzione operativa a Roma, per ridurre del 50% il costo del biglietto degli autobus che collegano l’aeroporto di Bergamo di Orio al Serio alla Stazione Centrale di Milano e viceversa.

“Dopo 18 mesi di lungo e meticoloso iter burocratico, da oggi sara’ attivo il nuovo servizio quotidiano di bus navetta del gruppo britannico Terravision che ha riscosso grande successo, con una media di oltre seicento persone trasportate ogni giorno”, si legge in un comunicato.

L’azienda che e’ riuscita a riportare una sana concorrenza nel settore dei trasporti lombardi e’ stata fondata da Fabio Petroni (un imprenditore la cui storia viene raccontata da Bill Emmot, per 13 anni direttore dell’Economist, nel libro “Forza, Italia. Come ripartire dopo Berlusconi”).

Fino a ieri il costo del biglietto per una corsa di sola andata era di 10 euro (20 andata/ritorno); ora, come comunica sempre la nota, “con l’arrivo di Terravision, anche le altre aziende che operavano sullo stesso percorso hanno dovuto adeguarsi ai più economici 5 euro (9 andata/ritorno) chiesti dalla società britannica”.

Inoltre, per gestire il nuovo collegamento sono state assunte 40 persone, che in previsione dell’Expo 2015 sono destinate ad aumentare.

Il Gruppo Terravision, fondato nel 2003, e’ specializzato nel servizio di trasporto dei passeggeri dagli aeroporti al centro delle maggiori citta’ europee.

Un altro dettaglio curioso sull’impresa britannica: nel 2005 denunciò all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, allora presieduta da Antonio Catricalà, oggi sottosegretario del governo Monti, 18 tra le maggiori imprese italiane di trasporto pubblico locale per essersi accordate per alterare le gare d’appalto, spartirsi il mercato e bloccare l’accesso agli operatori internazionali nel nostro paese.

Al termine dell’indagine, nel novembre 2007, l’Antitrust sanzionò 15 società che avevano costituito un “cartello” per intese restrittive della concorrenza. L’importo complessivo delle multe fu di circa 10 milioni di euro.