La sessione a New York ha chiuso in clima di grande euforia, con gli indici sui massimi, e anzi con due nuovi record assoluti nel caso del listino industriale e per lo Standard & Poor’s 500. Il Dow Jones ha chiuso a 13,863.60, un rialzo record di 285.73 punti (+2.09%), il Nasdaq finisce per la prima volta da anni sopra quota 2700 per l’esattezza a 2,701.73, in crescita di 49.94 punti (+1.88%) e infine lo S&P 500 sale a 1,547.70, con un guadagno di 28.94 punti (+1.91%). Motivo di tanto ottimismo a Wall Street: una girandola di fusioni e acquisizioni, nonche’ i buoni dati sulle vendite al dettaglio nelle catene di grandi magazzini a giugno, che hanno confermato la crescita dell’economia.
Sugli altri mercati il greggio e’ stabile, ma sempre molto alto, col barile a 72,49 dollari. Sul valutario l’euro continua la corsa, e stabilisce i nuovi record assoluti nei confronti di un dollaro sempre piu’ a buon mercato: la quotazione delle due monete e’ ormai a un soffio da quota 1 e 38.
Anche oggi a rivestire un ruolo importante nelle scelte degli operatori sono le trattative societarie. Nuovi sviluppi sono emersi nel settore dei metalli con l’offerta di Rio Tinto sul produttore di alluminio Alcan ([[AL]]). La societa’ ha messo sul tavolo ben $38.1 miliardi per rilevare l’azienda canadese, superando di gran lunga il valore della proposta avanzata precedentemente dalla societa’ americana Alcoa ([[AA]]), pari a $28.8 miliardi.
Il pagamento di $101 per azione AL, che rappresenta un premium del 13% rispetto all’ultimo prezzo di chiusura del titolo, dara’ origine al maggiore produttore mondiale di alluminio.
Nel comparto dell’auto, John Snow, presidente di Cerberus Capital, ha rassicurato sulla condizione finanziaria del gruppo di private equity, spegnendo cosi’ le voci relative alle difficolta’ circa l’acquisto del Chrysler Group per $7.4 miliardi.
Nulla di fatto, invece, sulle trattative tra la conglomerata industriale General Electric ([[GE]]) e Abbott Laboratories ([[ABT]]). La proposta di $8 miliardi per l’acquisto di due business della societa’ farmaceutica non ha trovato il favore del management del gruppo, chiudendo cosi’ definitivamente le trattative tra le due societa’.
Tra le aziende che hanno diffuso i risultati trimestrali nell’after hour di ieri, in evidenza il colosso biotech Genentech ([[DNA]]) che ha riportato un balzo dei profitti del 41% battendo le attese del mercato.
Ne comparto retail, in buon progresso (+2.5%) il colosso Wal-Mart ([[WMT]]) forte dei numeri sulle vendite comparate di giugno; bene anche Nordstrom ([[JWN]]) e Limited Brands ([[LMT]]). Tra i titoli dell’hi-tech soffre invece il colosso della telefonia mobile Motorola ([[MOT]]) in seguito ad un nuovo profit warning (il terzo in un solo anno).
Non sono emerse grandi sorprese dal fronte macro. Come previsto dagli analisti il deficit commerciale degli Usa si e’ allargato a $60 miliardi nel mese di maggio, mentre le nuove richieste di sussidio da parte dei disoccupati si sono attestate a quota 308 mila, a livelli migliori di quelli stimati dagli economisti, evidenziando una solida situazione del mercato del lavoro.
A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Aluminum +7.4%, General Merchandise Stores +3.6%, Consumer Finance +3.2%, Construction Materials +3.2%, e Diversified Metals & Mining +3.1%. In maggiore ribasso: Home Entertainment Software -1.5%, Electronic Manufacturing Services -1.1%, Hotels -0.8%, Casinos & Gaming -0.8%, e Health Care Suppliers -0.7%.