Roma – Soffre il franco svizzero, la valuta su cui si sono rifugiati nelle scorse settimane quasi affannosamente, considerata insieme allo yen tra le valute rifugio “eccellenti”. Le perdite portano la moneta a registrare il ribasso più forte dall’introduzione dell’euro.
I grafici parlano chiaro: il rapporto euro/franco sale più del 5% a 1,0827, e anche il dollaro balza più del 5% contro la moneta, a 76,86.
“Girano voci secondo cui la SNB (ovvero la Banca centrale della Svizzera) potrebbe essere prossima ad adottare maggiori interventi per frenare l’apprezzamento del franco – ha commentato a Bloomberg Ray Attrill, senior currency strategist presso BNP Paribas a New York – Una delle manovre potrebbe essere quella di portare gli investitori a smobilizzare le posizioni lunghe costruite sulla moneta”.
Non è poi un rumor la dichiarazione del vice presidente della Swiss National bank Thomas Jordan, che ha addirittura parlato della possibilità di legare temporaneamente le sorti del franco svizzero a quelle dell’euro, attraverso una misura che si chiamerebbe “temporary peg”. “L’adozione di qualsiasi misura volta a influenzare il tasso di cambio è possibile in base a quanto stabilisce il nostro mandato, fino a quando si rispetti la stabilità di lungo termine”, ha riferito Jordan. E il portavoce dell’istituto Walter Meier ha confermato le dichiarazioni.