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Tonfo di Tokyo: -6,18% dopo il terremoto. Crollano Toyota e Nissan

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Tokyo – L’indice Nikkei 225 ha chiuso la giornata di contrattazioni registrando un tonfo del 6,18%, sotto quota 10.000, a seguito del terremoto che ha devastato il paese lo scorso venerdì: si tratta del crollo peggiore degli ultimi due anni sulla borsa giapponese, in reazione al piu’ forte sisma mai subito dal paese asiatico.

Sul Tokyo Stock Exchange, i volumi scambiati si sono attestati al record di 4,88 miliardi di azioni, causa la decisione degli investitori di smobilizzare i titoli giapponesi. Penalizzati soprattutto i titoli dell’auto. Toyota ha perso l’8%, Nissan quasi il 10%. Le aziende automobilistiche giapponesi Toyota, Nissan e Honda hanno deciso infatti di chiudere i loro impianti a seguito del sisma di venerdì scorso. Ma non sono le sole: anche Sony, Panasonic e Toshiba chiudono temporaneamente i battenti, per permettere ai dipendenti di partecipare alle operazioni di soccorso.

Si stimano oltre 10.000 morti e danni superiori ai $35 miliardi, la catastrofe natirale piu’ costosa della storia. Il petrolio continua a calare mentre sono i crescita l’oro e i CDS, credit default swaps, che misurano il livello di rischiosita’ del debito sovrano di Tokyo, il piu’ alto del mondo.

Lo yen si e’ indebolito contro 12 delle maggiori 16 valute mondiali dopo che la banca centrale del Giappone ha iniettato nel sistema finanziario 7 trilioni di yen (pari a $86 miliardi).