Rivoluzione telefonica senza esclusione di colpi per i possessori dei 94 milioni di cellulari esistenti in Giappone: da oggi ogni utente ha l’effettiva possibilità di mantenere il suo numero indipendentemente dal gestore. L’innovazione scatena la concorrenza fra le maggiori imprese del settore, a cominciare da Softbank (ex Vodafone), che lancia una tariffa basilare unica di 2.880 yen mensili (circa 20 euro), comprendente telefonate gratuite fra i suoi utenti in ampie fasce della giornata. Softbank detiene il 16 per cento del mercato di cellulari rispetto al 56 per cento di Ntt DoCoMo e al 28 per cento di Kddi Au, che preannunciano a loro volta nuove facilitazioni. Sul piano tecnico Ntt già introduce dal mese scorso nuovi telefonini di terza generazione denominati 3,5G, con un’infrastruttura in grado di moltiplicare per dieci le precedenti velocità di trasferimento dei dati. Da parte sua Kddi, insieme con la Sony Ericsson fornitrice del programma di filesharing, introduce un nuovo telefonino con una capacità di MP3 tripla rispetto agli altri sul mercato (30 ore per carica, corrispondenti a circa 630 brani di musica leggera). Già dall’inizio di settembre le tre maggiori imprese cominciano ad accettare sottoscrizioni per il cambio di gestore, ma secondo gli esperti almeno nei primi tempi non dovrebbero esservi grandi spostamenti nelle attuali percentuali di utenza. E’ infatti possibile che la mossa di Softbank sia seguita a breve da simili iniziative delle due concorrenti, le cui tariffe basilari di abbonamento si aggirano ora sui 5mila yen mensili (circa 35 euro). Il primo a introdurre la number portability è nel 1997 Singapore, seguito da una ventina di altri Paesi. fra cui, in Europa, Olanda e Norvegia.
Se vuoi aggiornamenti su Tokyo:Cellulari è l'era della portabilità autonoma inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Nel dettaglio il report mensile sull’andamento del segmento italiano delle mid-small cap realizzato per il mese di marzo da Andrea Randone, Head of Mid Small Cap Research di Intermonte.
Diversi mercati azionari globali hanno iniziato l’anno toccando i massimi storici, sostenuti da dati economici resilienti e da utili aziendali solidi.
Nuovo tassello nel maxi piano di privatizzazione del Governo Meloni. Venduto il 12,5% del capitale sociale dell’istituto di credito per 650 milioni di euro